Braccialetto elettronico per un peruviano che aveva maltrattato la moglie

Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno eseguito la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alle persone offese, nei confronti di un cittadino peruviano di 29 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti e lesioni commessi in danno della moglie.

Gli investigatori della Polizia di Stato, dopo la denuncia sporta dalla donna, anche lei di nazionalità peruviana, hanno attuato delle specifiche attività di indagine che hanno evidenziato gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo, per aver commesso i reati di maltrattamenti in famiglia aggravati e di lesioni aggravate nei confronti della moglie.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Rieti ha quindi emesso nei suoi confronti una ordinanza applicativa delle misure cautelari obbligatorie congiunte dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla moglie, quale persona offesa dal reato, ed ai figli, tutti minori.

La misura prevede anche il divieto per l’uomo di avvicinarsi ai luoghi frequentati abitualmente dai congiunti e di comunicare con essi, con qualsiasi mezzo, anche telematico, nonché l’applicazione del braccialetto elettronico, per il rispetto del distanziamento minimo di 500 metri.

Tale misura, prevista dal c.d. “Codice Rosso”, è stata immediatamente eseguita dagli Agenti della Polizia di Stato che lo hanno rintracciato e condotto in Questura dove, dopo il foto-segnalamento effettuato dalla Polizia Scientifica, gli è stato applicato il braccialetto elettronico con l’avvertimento che, in caso di violazione delle prescrizioni imposte, l’Autorità Giudiziaria potrebbe applicare nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere.

Nell’ambito del procedimento penale instauratosi nei suoi confronti, l’eventuale responsabilità penale verrà accertata dal Giudice.