LA RUBRICA DI ANGELITA – Quattrini: “Tutti parlano di pace, ma pochi educano alla pace”

“La Pasqua come ogni aanno ha rappresentato  un’opportunità per riflettere su come costruire una cultura di pace e giustizia, riafferma i valori della nonviolenza come mezzo per risolvere i conflitti e promuovere il dialogo tra i popoli. Gandhi, con la sua straordinaria azione basata sulla resistenza pacifica e la disobbedienza civile, ha insegnato che la nonviolenza è la forza più potente a disposizione dell’umanità, una forza che può trasformare il mondo e abbattere le barriere dell’odio e dell’ingiustizia.

Oggi, il messaggio della non violenza risuona con una forza ancora più urgente. Il contesto geopolitico attuale è segnato da drammatici conflitti armati che si protraggono in diverse parti del mondo, portando devastazione, morte e milioni di persone in fuga dalle loro case. Al contempo, assistiamo a una crescente conflittualità all’interno delle nostre società, caratterizzata da tensioni sociali e una diffusa percezione di insicurezza e violenza. In un mondo in cui la cultura del conflitto sembra prendere il sopravvento, è essenziale riaffermare con determinazione la cultura della pace.

La pace non è un’utopia lontana, ma un progetto concreto e quotidiano che richiede l’impegno di ciascuno di noi al fine di favorire una convivenza pacifica e solidale

Questo significa lavorare per ridurre le disuguaglianze, sostenere i più deboli, difendere i diritti dei lavoratori e promuovere l’integrazione tra culture diverse.

La pace si costruisce con piccoli gesti quotidiani, con l’ascolto, con la comprensione e con la volontà di abbattere i pregiudizi che alimentano la violenza.

Tutti noi possiamo fare molto in questo senso, attraverso l’educazione al rispetto nelle scuole, il sostegno alle famiglie e la promozione di iniziative locali che favoriscano l’incontro e il dialogo.

Sta a noi scegliere di essere costruttori di buone cose , giorno dopo giorno, con coraggio e determinazione. L’augurio di pace e serenità ogni giorno a tutte le famiglie che sono esempio di valore e solidarietà affinchè la violenza si esaurisca come una fiammella sotto la pioggia”.

Sergio Quattrini, vice presidente Centro Antiviolenza Angelita Rieti

Ricordiamo che il centro antiviolenza riceve su appuntamento e che risponde al numero 377 6979546