I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Cittaducale hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Rieti un 42enne e un 21enne, entrambi di origini campane già noti alle Forze dell’Ordine, per il reato di truffa. I due, operando da Napoli, ed organizzando trasferte in tutto il territorio nazionale, mettevano in atto sempre lo stesso stratagemma noto con il nome: “Truffa del maresciallo”.
Contattavano le vittime telefonicamente dichiarando che un figlio o un nipote avevano provocato un grave incidente stradale ed erano in stato di fermo. Per evitare l’arresto sostenevano che fosse necessario pagare subito una somma di denaro che sarebbe stata ritirata di persona o tramite un presunto legale. In alternativa i due accettavano anche gioielli o altri beni di valore. Grazie a questo raggiro i due truffatori sono riusciti ad incassare oltre 77.000 euro (di cui 70mila solamente da una anziana 92enne che ha dato loro monili in oro) con almeno sette episodi accertati.
La pressione psicologica sulle vittime veniva aumentata attraverso continue telefonate nelle quali i truffatori insistevano sulla gravità della situazione e sulla necessità di agire rapidamente, impedendo così alle vittime di contattare i propri familiari o le vere Forze dell’Ordine. Le restanti truffe sono state perpetrate attraverso il servizio Facebook Marketplace, con la pubblicazione di falsi annunci di affitto per case vacanze Dopo un primo contatto su Messenger, i truffatori convincevano le vittime a spostare la conversazione su WhatsApp e a versare un acconto, variabile tra i 150 e 300 euro, per bloccare l’appartamento. Una volta ricevuto il bonifico, però, i truffatori sparivano nel nulla, interrompendo ogni comunicazione. Gli investigatori sono riusciti a tracciare i loro movimenti durante la commissione delle truffe, individuando un’auto a noleggio impiegata per gli incontri, i contatti telefonici tra i complici e i flussi noleggio impiegati per gli spostamenti di denaro che conducevano ai conti bancari intestati agli indagati.
Nell’occasione i Carabinieri raccomandano sempre di prestare la massima attenzione a eventuali richieste di denaro effettuate tramite telefono o da persone sconosciute e di segnalare quanto prima ogni caso sospetto al Numero Unico d’Emergenza 112 o al più vicino presidio dell’ Arma.