Il 26 marzo all’ARAN è proseguita la trattativa sul rinnovo del contratto scuola 2022/2024. Durante l’incontro la Uil Scuola ha espresso forti perplessità sulle risorse economiche stanziate per il rinnovo contrattuale ed ha sollevato questioni legate alla partecipazione alle relazioni sindacali. L’incontro si è concentrato su due aspetti principali: il quadro economico e le norme relative alle relazioni sindacali, che riguardano non solo il comparto scuola ma l’intero settore istruzione e ricerca.
Risorse economiche: aumenti insufficienti rispetto all’inflazione
Sul piano economico la UIL Scuola, rappresentata da Giuseppe D’Aprile e da Paolo Pizzo, ha sottolineato che i tre miliardi di euro stanziati per il rinnovo contrattuale, già noti grazie alla legge di bilancio, risultano del tutto insufficienti. Gli aumenti previsti si aggirano intorno ai 136 euro lordi mensili ma, sottraendo l’indennità di vacanza contrattuale già percepita dai lavoratori, si riduce a circa 56 o 57 euro lordi mensili, che non tiene conto dell’attuale contesto economico con un’inflazione che supera il 16%, mentre il contratto copre appena il 6%.
La UIL Scuola ha ribadito la necessità di risorse aggiuntive, proponendo due soluzioni: detassare gli aumenti contrattuali ed anticipare le risorse già accantonate per il prossimo triennio contrattuale successivo, quello 2025/2027. Questi interventi sarebbero fondamentali per garantire un rinnovo contrattuale dignitoso per il personale scolastico.
Relazioni sindacali: la questione della partecipazione
Un altro tema importante affrontato durante l’incontro riguarda le relazioni sindacali. La Uil Scuola ha evidenziato il vincolo che esclude le organizzazioni sindacali non firmatarie del contratto dalla partecipazione alle informative e ai confronti. La UIL Scuola, che ha già vinto un ricorso su questa questione, ha chiesto che tale vincolo venga eliminato dal testo contrattuale definendolo un ostacolo alla libertà sindacale.principio per cui un sindacato che non sottoscrive un contratto venga escluso dalle relazioni sindacali è inaccettabile. La UIL Scuola ha ribadito che tale questione non riguarda solo la propria organizzazione ma, più in generale, la tutela di un diritto fondamentale per tutte le sigle sindacali. Un diritto già riconosciuto dalla sentenza di primo grado che è stato portato all’attenzione dell’ARAN e delle altre organizzazioni sindacali, con l’obiettivo di garantire una maggiore equità e trasparenza nelle relazioni sindacali. Così nella nota la UIL Scuola RUA