Se sai attendere, il tempo è galantuomo, ristabilisce la verità e qualche volta ripara anche i torti subiti.
Questo è accaduto anche per le dichiarazioni dell’Assessore Giuli in risposta al comunicato Ugl sulla gestione della Polizia Municipale di Rieti, infatti, è bastato pazientare solo pochi giorni e le affermazioni degli amici del Sindacato DICCAP hanno rafforzato la nostra denuncia, smentendo il tentativo disperato di giustificare il nulla che ha caratterizzato sinora la sua missione amministrativa alla Municipale . L’assessore ha dichiarato che il programma di riorganizzazione del corpo, “è stato condiviso dalla totalità delle Organizzazioni Sindacali”, a questo punto quale è il concetto di totalità dell’Assessore? se anche il DICCAP afferma di non aver condiviso detta riorganizzazione.
Chissà, ad esempio, cosa ne penserà il collega di giunta Bigliocchi alle prese con un bilancio lacrime e sangue quando verificherà che questa splendida performance, in capo al Comando della Polizia Municipale, è già costata alle casse del Comune oltre 1 milione di euro. Si perché al di là dei numeri che evidentemente l’Assessore è sempre pronto a sparare, ma che già in precedenza abbiamo smentito (ricordiamo all’Assessore le mele e le pere?), nessuno, e diciamo veramente nessuno si è accorto di questa evoluzione del servizio in favore dei cittadini. L’Assessore Giuli parla di risultati portati a conoscenza della stampa locale: ma dove sono? Nessuna traccia, nessun documento scritto.
L’Assessore, si deve sforzare un pò! faccia capire esattamente ai cittadini cosa significa questo 23% di produttività. I cittadini attendono risposte concrete, pubblichi questi fantomatici dati e ci smentisca con i documenti, non con le sue fantasie e lezioni di relazioni Sindacali.
Pattuglie nelle frazioni? Falso. Non esiste alcun ordine di servizio che promuova un progetto finalizzato a presidiare in maniera costante e programmata le tante, isolate frazioni del Comune. Fino all’anno scorso, quando la Polizia Municipale era sovraesposta esisteva il progetto “Polizia Municipale a portata di frazione”. Che fine ha fatto? I cittadini delle frazioni lamentano la completa assenza di controlli e in molti casi un innalzamento dei livelli di microcriminalità. E poi si vuole barattare la sicurezza percepita, cioè quella reale che il cittadino sente al proprio fianco, con un’insegna alla stazione? È forse vero che questo ufficio da quando è stato tagliato il nastro è tragicamente vuoto?
L’assessore pubblicizza una maggiore presenza su strada dei vigili: evidentemente non ha mai visto i turni di servizio. Si, perché se li avesse visti si sarebbe accorto, per fare solo un esempio esemplificativo (ma se vuole glieli facciamo tutti!), che lo scorso 18 luglio c’erano in servizio su strada solo 5 agenti (3 la mattina e 2 il pomeriggio) mentre lo stesso giorno dello scorso anno, quando la Polizia Municipale era sovraesposta, ce ne erano ben 13 (7 la mattina, 6 il pomeriggio e 2 la sera). Se le nostre informazioni sono di seconda mano, all’Assessore chi glieli fornisce i numeri? Siamo a luglio e ancora si millanta un servizio al Terminillo, e quando ce li vuole mandare? A ottobre quando non c’è più nessuno? Ma l’Assessore con quale popolo parla? Lasci stare le chiacchiere caro Assessore e parli di fatti.
Non sappiamo se l’Assessore è consapevole del fatto che le sue decisioni e scelte si riverberano sulla sicurezza e l’incolumità dei cittadini. E questi prima o poi chiedono il conto. E il suo, se il trend continuerà così, sarà salatissimo.