Di seguiro l’Interrogazione con risposta scritta del consigliere di Opposizione al Comune di Rieti, Maurizio Vassallo:
“Premesso che il Comune di Rieti è dotato del P.R.G. (Piano Regolatore Generale), approvato con D.G.R. Lazio 347/2012 e ad oggi, non risultano predisposti adeguati strumenti urbanistici, così come previsti. L’attività edilizia, viene permessa con interventi diretti, senza alcuna programmazione, con riferimento a disposizioni legislative male applicate, giustificate con fuorvianti interpretazioni di discutibile profilo. Il ricorso sempre più frequente, a Permessi a Costruire Convenzionati, in situazioni tali, da ritenere diametralmente opposte al dettato normativo, sebbene la Regione Lazio, con puntuali pareri, abbia chiarito inequivocabilmente le condizioni necessarie per consentirne l’utilizzo, genera di fatto, varianti al P.R.G., nonché disordine insediativo a beneficio solo di alcuni.Il contesto, che fa da cornice ai diffusi Permessi in questione, senza attuare le previsioni del P.R.G. e del P.P.A. (Programma Pluriennale di Attuazione), è stato “costruito”, in particolare, con l’adozione di due atti che si ritiene debbano essere censurati, sotto il profilo legislativo e progettuale, al fine di evitare ulteriori “incongruenze”, assolutamente dannose per una ordinata organizzazione del territorio e per l’interesse diffuso dei cittadini, salvo, si ribadisce, quello di alcuni.
Il primo “atto”, riguarda la perimetrazione di “ambiti” ai sensi degli artt. 3-4 e 5, della legge regionale 7/2017 (rigenerazione urbana), all’interno dei quali si consentono interventi edilizi che nelle vie ordinarie, il P.R.G. non consentirebbe e quindi in variante allo strumento urbanistico generale.
lIl secondo atto, riguarda l’adozione di un elaborato di larga massima, definito “Piano Quadro”, molto fantasioso, che non risponde alle disposizioni e ai dettami della Regione Lazio espressi in sede di approvazione del vigente P.R.G. e soprattutto perché viene considerato erroneamente e artatamente, “strumento urbanistico” che viene assunto quale riferimento, per distribuire Permessi a Costruire, pur con la consapevolezza che tale percorso presenta i sintomi dell’illegittimità, atteso che la Regione Lazio, da tempo, ha chiarito con assoluta fermezza che il Piano Quadro non debba ritenersi strumento urbanistico e da ultimo il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda Quater) con Sentenza, sul ricorso numero di registro generale 13833 del 2023 ha fra l’altro sancito che il “Piano Quadro” non è da ritenere strumento urbanistico.
Per quanto sopra si chiede di conoscere lo stato delle cose e/o eventuali decisioni assunte in merito e altresì di convocare l’apposita Commissione Consiliare per informare adeguatamente Consiglieri e cittadini”. Maurizio Vassallo