“Come al solito, la destra ci insegna come montare casi nazionali mistificando i fatti con una lettura sempre in malafede. Possiamo capire che, a livello nazionale, qualcuno possa non conoscere lo spirito del Carnevale Liberato, ma che gli eletti locali al Parlamento e al Consiglio regionale, o il sindaco di Rieti, che in queste ore si sono prodigati in comunicati di solidarietà per la premier, non ne conoscano non diciamo la tradizione, ma almeno i toni, suona ridicolo. Il Carnevalone Liberato è una festa dichiaratamente anticlericale e dissacrante che affonda le sue radici nel 1861: basta una semplice ricerca su Google per scoprirne la storia. È una manifestazione che prende di mira, con ironia e satira, il sistema politico, spesso rappresentato nel “bamboccio”, un grande pupazzo di cartapesta raffigurante un personaggio politico del momento. Al culmine della festa, tra canti e balli, il pupazzo viene bruciato, in un rito tradizionale con echi pagani e propiziatori.
Mai il rogo ha avuto toni eversivi, semmai di scherno; mai si è bruciato il personaggio di turno, ma sempre il “Carnevalone” del momento. È toccato a tutti: da Andreotti a Renzi, da Prodi a Gentiloni, da Berlusconi a Goria, da Monti fino all’ex sindaco Refrigeri. Nessuno ha mai pensato che fosse un attacco alle istituzioni o alle persone, ma piuttosto uno sberleffo che solo il Carnevalone può portare con sé. Ci viene da pensare che oggi montare questo caso a livello nazionale sia utile per distogliere l’attenzione da quanto sta accadendo nella sanità pubblica della Regione Lazio e nel dibattito politico nazionale rispetto al caso Starlink. Suona strano il silenzio assordante, dell’amministrazione comunale di Poggio Mirteto che da sempre sostiene questa festa, una delle tradizioni più longeve del posto.
In difesa del diritto di satira, credo vada espressa solidarietà all’ARCI di Poggio Mirteto e, allo stesso tempo, penso che la premier e tutti i suoi possano stare tranquilli: sappiamo bene che il campo del confronto politico ha i confini del rispetto e si alimenta nel dibattito sano. Ed è dentro quel campo che siamo convinti di poter battere questa destra, per tornare presto al governo della Regione e del Paese.”
Andrea Di Giacobbe
Segretario provinciale
PD Rieti