Zepponi: “Migliaia di tumori causati da HPV ogni anno in Italia si potrebbero evitare con la vaccinazione”

“Migliaia di tumori causati da HPV ogni anno in Italia si potrebbero evitare con la vaccinazione”. E’ questa l’opinione del dott. Enrico Zepponi, presidente della LILT (Legata italiana per la lotta contro i tumori) Associazione di Rieti OdV, confortata dai risultati della ricerca scientifica internazionale. Egli così prosegue: “Quella da Papillomavirus Umano (Hpv) è l’infezione sessualmente trasmessa più diffusa in entrambi i sessi, responsabile di lesioni precancerose e di circa ottomila nuovi casi di cancro ogni anno in Italia. Tumori che riguardano maschi e femmine, che interessano utero, ano, vagina, vulva, pene, cavità orale, faringe e laringe.

“Essi – sostiene Zepponi – potrebbero diventare molto rari, grazie alla vaccinazione offerta gratuitamente nel nostro Paese ai dodicenni (e non solo), ma oggi ancora troppo poco sfruttata, visto solo la metà dei genitori italiani fanno vaccinare i propri figli: proprio per accrescere la consapevolezza su questo virus e sul relativo vaccino ieri si è celebrata in tutto il mondo la Giornata internazionale sul Papillomavirus Umano (HPV). Per diminuire l’incidenza e la mortalità dei tumori HPV correlati – afferma il presidente della LIT Rieti – bisogna agire su due fronti paralleli: da un lato la vaccinazione, efficace nel prevenire l’infezione e, di conseguenza, i tumori correlati.

Dall’altro lo screening oncologico per le donne, fondamentale per la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo delle lesioni precancerose. Per la diagnosi precoce del tumore al collo dell’utero, tutte le donne di età fra i 25 e i 30/35, devono sottoporsi al Pap tTest ogni tre anni, mentre a partire dai 30/35 anni il test raccomandato è l’HPV test che ricerca l’infezione da Papillomavirus (Hpv). Mai come in questo caso – conclude – la prevenzione è determinante rappresentando il più efficace ostacolo alla diffusione del male. Il mio invito è cogliere questa occasione.”