Ricostruiamo Insieme: “Basta prenderci in giro! Un disastro clamoroso non prorogare la ZFU per il 2025”

“Stiamo vivendo un momento difficile e ci immedesimiamo in quelle poche attività commerciali che dopo il 24 agosto 2016 hanno deciso di restare ad Amatrice; in un primo momento l’effetto “solidarietà” ha aiutato tantissimo, ma, oggi, lontani dall’evento che ci ha profondamente cambiati, dove non esiste una reale programmazione turistica e promozionale, diventa sempre più difficile sopravvivere. Brutta fine ha fatto la proroga delle agevolazioni per la zona franca urbana del Sisma 2016 che prevedeva esenzioni fiscali e contributive di cui all’articolo articolo 46 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, già riconosciute alle imprese beneficiarie e non ancora interamente fruite per i periodi di imposta 2019, 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024.

Ci sono giovani che rileveranno le attività storiche locali? Quante sono le storiche attività che inizieranno a chiudere!? Quali sono le prospettive per “il luogo più sicuro che stiamo ricostruendo”? Non è assistenzialismo! Per Amatrice far sopravvivere il commercio e le piccole e medie imprese è un investimento per il futuro! Non bastano i fondi!? È arrivato il momento di restringere il “perimetro” della ZFU ad un cratere ristretto dei comuni in cui il grado di distruzione è stato totale , dove la “normalità” è stata completamente stravolta.

E come se non bastasse oggi a questo mancato rinnovo si aggiunge anche la preoccupante notizia che  l’unico distributore dei giornali del territorio di Rieti potrebbe interrompere la distribuzione a partire da aprile, con la conseguente inevitabile chiusura delle edicole. E dire che il Governo e tutte le istituzioni compresa quella che ci governa da tre anni ripetono lo slogan che la ricostruzione oltre ad essere fisica deve essere soprattutto morale sociale e culturale. Se non si lavora con convinzione affinché   non ci vengano scippati  gli strumenti che sono  fondamentali alla nostra rinascita, sarà sempre più difficile pensare a soluzioni alternative. Basta prenderci in giro!”

Così nella nota il  Gruppo Consiliare del Comune di Amatrice “Ricostruiamo Insieme”