CHIUSURA VILLA BELVEDERE, LA CONSULTA PER LA SALUTE MENTALE E' DALLA PARTE DELLA ASL

Luna Blu onlus

La Consulta per la Salute Mentale dell’Asl di Rieti intende esprimere il proprio parere e schierarsi dalla parte dell’Azienda riguardo alla chiusura di Villa Belvedere. Si tratta di un pensiero nato e condiviso dai membri della Consulta nel corso della riunione del 2 marzo scorso e ispirato dalle dichiarazioni e dalle denunce apparse in questi giorni sui giornali locali.

Secondo la Consulta, la chiusura di Villa Belvedere e la sistemazione dei pazienti in altre strutture è un’operazione complessa e delicata a causa dell’età avanzata delle persone coinvolte.

Per giunta, si tratta di pazienti che provengono dalla drammatica esperienza del manicomio di Rieti e che, dopo la chiusura della struttura, non è stato possibile reinserire nel territorio per vari motivi: gravità delle condizioni di salute, mancanza di collaborazione da parte dei familiari o inesistenza di parenti stretti. Va precisato che la storia clinica di molti di essi non è ricollegabile ad alcuna forma di disagio mentale, quanto piuttosto ad altre patologie, ad esempio forme di ritardo cognitivo.

La Consulta ha seguito il progetto di chiusura avviato nel 2009 dal Dipartimento di Salute Mentale, condividendone i passaggi e le soluzioni e indicando anche nel giudice tutelare una possibile figura per garantire i diritti dei pazienti. Inoltre, durante una Consulta svoltasi lo scorso anno, furono ascoltati i familiari dei pazienti provenienti dall’ex-manicomio affetti da patologie diverse dal disagio mentale e fu indicata loro una struttura idonea – ovviamente non sanitaria – nella Piana reatina. La proposta non trovò il gradimento dei familiari per motivi alquanto discutibili e, non essendovi nella Provincia altre strutture accreditate, si è dovuto volgere lo sguardo verso delle realtà esterne al territorio, con tutti i conseguenti disagi che questa soluzione arreca proprio ai parenti e a tutti quelli che sono costretti a fare lunghi viaggi per andare a trovare i loro cari.

Inoltre, la stessa Consulta di Salute Mentale dell’Asl di Rieti da alcuni anni si adopera per una soluzione alternativa a Villa Belvedere, suggerita inizialmente da Cittadinanzattiva, una delle associazioni di volontariato che siedono al tavolo della Consulta. La decisione di non ricorrere più alla residenza sanitaria di Ornaro Basso è giustificata da diverse considerazioni: la posizione isolata della struttura, i costi eccessivi e il fatto di non essere completamente a norma.

Secondo la Consulta, il problema di cui ci si dovrebbe interessare in futuro insieme agli Enti Locali e alle altre associazioni sarebbe di richiedere alla Provincia l’individuazione di più idonee strutture socio-sanitarie.