Straniero finisce in carcere. Aveva spacciato 3.000 dosi di cocaina e hashish per 70.000 euro nei boschi di Santa Rufina

Nei giorni scorsi i militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Cittaducale hanno dato esecuzione alla misura cautelare della custodia in carcere disposta a carico di un 20enne, di nazionalità straniera, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti e lesioni personali aggravate. Il provvedimento è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria di Rieti sulla base degli elementi di prova raccolti dai militari dell’Arma nei confronti dell’indagato, ritenuto responsabile di aver creato una fiorente attività di spaccio di cocaina e hashish all’interno di un’area boschiva situata nella frazione Santa Rufina di Cittaducale.

Grazie all’escussione degli assuntori e all’analisi dei cellulari sequestrati all’indagato, sono state documentate quasi 3.000 cessioni di sostanze stupefacenti, poste in essere tra il 2023 e il 2024, a favore di più persone, anche minorenni, perlopiù residenti a Rieti e nei Comuni limitrofi, per un quantitativo di droga stimato in circa 1,5 kg e un giro di affari superiore ai 70.000 euro. In un’occasione l’arrestato, armeggiando un coltello, aveva anche colpito con una testata uno dei suoi clienti cagionandogli delle lesioni poi giudicate guaribili in 10 giorni. Inoltre, al momento del suo arresto, è stato appurato che lo stesso risultava già gravato da un decreto di espulsione dal territorio italiano, poiché privo di permesso di soggiorno, a cui era riuscito a sottrarsi utilizzando vari alias.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.