Oggi, 4 febbraio, si celebra la memoria di san Giuseppe da Leonessa, esempio luminoso di fede e carità. Per l’occasione questa mattina alle ore 11, il vescovo Vito Piccinonna sarà a Leonessa per presiedere la celebrazione eucaristica in onore di san Giuseppe.
Nato l’8 gennaio 1556 a Leonessa, Eufranio Desideri entrò giovanissimo nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, assumendo il nome di Giuseppe. Ordinato sacerdote nel 1580, si distinse per la sua instancabile opera di predicazione e assistenza ai bisognosi.
Nel 1587, mosso da profondo zelo missionario, si recò a Costantinopoli per sostenere i cristiani prigionieri e diffondere il Vangelo. La sua audacia lo portò a tentare di convertire il sultano Murad III, ma fu arrestato e sottoposto a torture. Dopo tre giorni di sofferenze, miracolosamente sopravvisse e venne liberato.
Rientrato in Italia, San Giuseppe proseguì la sua missione evangelica, predicando in numerosi villaggi dell’Abruzzo e dell’Umbria. Si dedicò con particolare attenzione ai poveri, fondando ospedali, ricoveri e Monti di Pietà per combattere l’usura. La sua vita fu caratterizzata da una profonda unione con Dio e da un amore incondizionato verso il prossimo.
Morì il 4 febbraio 1612 ad Amatrice. Fu beatificato da Papa Clemente XII nel 1737 e canonizzato da Papa Benedetto XIV nel 1746. Nel 1952, Papa Pio XII lo proclamò patrono delle missioni in Turchia. Oggi, ricordando San Giuseppe da Leonessa, siamo chiamati a riflettere sul suo esempio di dedizione e amore verso Dio e il prossimo, impegnandoci a vivere con la stessa intensità la nostra fede quotidiana.