Un agente di polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto problematico oggi pomeriggio. L’agente ha fatto ricorso alle cure ospedaliere dato che ha riportato un taglio di 7 cm circa sopra al sopracciglio. Massimo Costantino, segretario generale della FNS CISL Lazio, ha commentato “È cruciale che i detenuti con comportamenti violenti, vengano spostati urgentemente in istituti penitenziari al di fuori della regione. È inevitabile introdurre normative più rigorose che prevedano sanzioni severe per tali individui. All’interno dell’istituto di Rieti, molti detenuti non sono adatti per motivi psichiatrici, e la grave carenza di personale contribuisce in modo significativo a questa situazione. Attualmente, il sovraffollamento ha raggiunto un allarmante +217%, con una mancanza di 48 unità di personale.
Costantino ha inoltre sottolineato l’urgenza di interventi per quanto riguarda i detenuti con problemi psichiatrici occorre che la Regione Lazio intervenga affinché vi sia una copertura finanziaria adeguata, poiché la presenza di medici psichiatrici negli istituti penitenziari non è garantita per 24 ore al giorno. La situazione al carcere di Rieti è critica: attualmente ospita 530 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di soli 295. Questo sovraffollamento non solo mette a rischio la sicurezza degli agenti, ma compromette anche le condizioni di vita dei detenuti stessi, creando un ambiente insostenibile e potenzialmente esplosivo”.