Quando la Guerrą Mondiale si fermò nella notte di Natale del 1914 nelle trinceẹ delle Fiandre

“Luce dona alle menti, pace infondi nei cuor”: è il motivo conduttore della canzone “Stille Nigth”, canto natalizio, espressione del sentimento d’amore e di pace delle genti di tutto il mondo. Fu questa melodia che, la notte di Natale 1914, firmò la tregua nella prima Guerra Mondiale quando, nel fronte occidentale tra Francia e Belgio, i soldati tedeschi che avevano illuminato con candele e lumini tutta la loro linea, accompagnando l’iniziativa con il canto “Notte silente, notte santa”, uscirono dalle loro trincee, come fecero i soldati inglesi, per andare ad abbracciarsi nello spazio di terra che li divideva. Tutti insieme cantarono, si scambiarono doni e organizzarono anche partite di calcio. Oggi è, con questo obiettivo, che il mondo chiede una tregua alle violente ostilità che tragicamente coinvolgono alcuni Paesi del Mondo.

“Luce dona alle menti, pace infondi nei cuor”, cantiamo tutti insieme  questo meraviglioso motivo natalizio conosciuto in tutto il mondo, si dice, da 2 miliardi di persone e tradotto in oltre 300 lingue e che, come allora, la Notte di Natale 2024, sia caratterizzata da momenti di gioia e d’amore tra le genti di tutto il mondo.
Magia del Natale che rivive qui, in Sabina, dalla Notte del Natale 1223, quando il poverello d’Assisi volle riproporre a Greccio i disagi che il Bambino Gesù provò alla sua nascita nella capanna di Betlemme. Auguriamoci tutti che la notte del Natale 2024 riproponga al mondo intero la magia di quella notte del Natale 1914 e che dalla Grotta di Greccio si rinnovi il messaggio che il Messia rivolse al mondo alla sua nascita : “Pace in terra agli uomini di buona volontà!”. Tito Cheli