“La sinistra, come al solito, crea cavalli di battaglia fondati sulla falsità, nessuna famiglia è messa in crisi da ATER, che invece, ogni giorno si fa carico di esigenze di famiglie in difficoltà. L’ATER non ha nessuna intenzione di togliere la casa popolare a chi vi abita a meno che, trattasi di nuclei familiari che hanno raggiunto un livello di reddito tale per cui, non è più giustificata la permanenza in un alloggio di edilizia residenziale pubblica, motivo per cui si stanno effettuando controlli della situazione reddituale sul cento per cento dei nuclei familiari. La casa popolare non è un bene privato ma svolge una funzione sociale, è al servizio di chi non può permettersi un canone di mercato e tale servizio cessa se chi la abita ha acquisito ingenti disponibilità economiche.
Le lettere a cui si riferiscono i compagni di AVS e che interessano una minima parte del patrimonio ATER, altro non sono che semplici convocazioni, a seguito delle quali, viene spiegato agli inquilini cosa prevede la norma per gli appartamenti inseriti nei piani vendita previsti dal Decreto Lupi. E’ bene anche precisare che, l’inserimento degli alloggi nei piani vendita previsti dal Decreto Lupi è di circa dieci anni fa e molti alloggi sono stati venduti a seguito di tali scelte. Oggi si sta chiedendo agli inquilini che ancora non lo hanno fatto, se sono interessati ad acquistare e si specifica che l’ATER ha facoltà di proporre nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica in sostituzione di quelli che andrebbero venduti per disposizione di legge.
Non c’è, da parte dell’ATER, la volontà di procedere a trasferimenti forzosi, anche per una prevedibile indisponibilità di alloggi, ma certamente la volontà di acquisire disponibilità a trasferimenti volontari qualora l’azienda fosse in grado di operarli. E’ bene specificare inoltre che, gli eventuali trasferimenti laddove possibili, saranno per legge a carico dell’ATER. Strano però che AVS soltanto oggi si accorga che questi appartamenti erano stati inseriti in piani vendita e che non si sia accorta di circa 36 milioni di perdite portate a nuovo, né si sia accorta dei tanti finanziamenti inutilizzati da oltre dieci anni che oggi, dopo un certosino lavoro per recuperarli, stiamo trasformando in appartamenti da offrire ai comuni per far fronte all’emergenza abitativa.
Nulla ha da dire AVS circa il fatto che ci è stata lasciata in eredità un’azienda con indicatori
da liquidazione coatta amministrativa? E nulla ha da dire dei tanti appartamenti vuoti da anni (addirittura dal 2016) le cui condizioni
erano a dir poco raccapriccianti ??? Infissi rotti, escrementi di animali e umani, animali morti,
porte mancanti o divelte, sanitari nella migliore delle ipotesi da cambiare, sono ciò che le imprese incaricate di ripristinarne le condizioni igieniche si sono trovate davanti.
Oggi, a distanza di poco più di un anno, abbiamo recuperato risorse per sistemarli, incaricato le imprese per fare i lavori e stiamo consegnando le chiavi di alloggi locati a canone calmierato a circa trenta famiglie. Non ho incontrato tutti i nuclei familiari a cui sono stati assegnati questi appartamenti ma, nelle persone che ho incontrato, era evidente la gioia e la soddisfazione.
Infine, voglio rassicurare i compagni di AVS circa il futuro dell’ATER di Rieti, sappiate che
continueremo a mettere a posto i conti dell’azienda e a migliorarne ogni anno di più i bilanci, continueremo ad aumentare, come già fatto, i servizi di manutenzione del patrimonio ATER (stiamo già da tempo intervenendo su segnalazioni di guasti che attendono da anni).
Abbiamo manutenuto e resa disponibile la casa dello studente che era inutilizzata da anni ed oggi, dopo meno di tre mesi dalla sua riapertura, risulta completamente occupata.
Quanto all’emergenza abitativa, stiamo perfezionando l’acquisizione di due lotti dal comune di Rieti, di uno ad Accumoli ed uno ad Amatrice per avviare nuove costruzioni per un totale di 40/48 alloggi.
Abbiamo avviato ricerca di immobili da acquistare in vari comuni della provincia che dovrebberoportare all’acquisizione di circa 30 nuovi appartamenti, cui si aggiungeranno, a seguito di riprogrammazione delle risorse non utilizzate per acquisti, nuove ulteriori costruzioni per circa dieci appartamenti. Stiamo progettando nel comune di Rieti ulteriori 38 appartamenti che, compatibilmente con le risorse disponibili, realizzeremo entro marzo 2026. In ultimo, stiamo prevedendo interventi di risoluzione dei problemi tecnici che, da circa dieci anni tengono vuoti inutilizzati, nove nuovi e mai abitati appartamenti costruiti nel comune di Forano (Perché ai problemi non ci giriamo intorno, li affrontiamo e li risolviamo). Insomma, in Ater c’è poco spazio per le critiche della sinistra e non resta che inventarne con la menzogna”.
Così nella nota il Commissario Straordinario
Luigi Gerbino