Quello di sabato prossimo sarà un incontro senza precedenti intorno alla fotografia a Rieti: ospite da Utopia, in uno degli eventi ormai ricorrenti dell’associazione, Tano D’Amico, un pezzo di storia fotografica (e non solo) del nostro paese. Nato a Lipari ma romano d’adozione, Tano D’Amico è uno dei fotografi italiani più rappresentativi e in quasi sessant’anni di carriera ha raccontato, con la sua personalissima visione, i movimenti in lotta per i diritti in Italia e nel mondo, mettendo a fuoco gli attori più ai margini della società come disoccupati, senza casa, malati mentali, detenuti, immigrati e le rivendicazioni di donne, studenti e operai.
Dal ‘68 delle proteste studentesche alla morte di Carlo Giuliani durante il G8 di Genova, Tano ha seguito le fasi più drammatiche della storia italiana e non solo, in un itinerario che lo ha portato da Francoforte a Gerusalemme, da Mogadiscio a New York, dall’Irlanda della guerra civile alla Grecia dei colonnelli, dalla Spagna franchista al Portogallo della Rivoluzione dei garofani, dalla guerra in Bosnia al conflitto in Palestina e alla resistenza in Chiapas.
Fotoreporter e giornalista professionista, negli anni ha collaborato con quasi tutto il panorama dei giornali e delle riviste della sinistra, dai più moderati, come Repubblica, ai più militanti, come Lotta Continua e Potere Operaio, passando per il Manifesto e Ombre Rosse. Ad accompagnare Tano ci sarà un fotoreporter già in precedenza ospite di Utopia: Tony Gentile. L’autore, tra gli altri, dell’iconico scatto che immortala Falcone e Borsellino, probabilmente la foto più pubblicata e riprodotta della storia italiana, si presterà al ruolo di “disturbatore” d’eccezione nel corso della conversazione con Tano.
L’incontro si terrà sabato 7 dicembre alle 11 di mattina presso la sede di Utopia, in via del Duomo 2 e sarà, come consuetudine dell’associazione fotografica, gratuito e aperto a tutti fino ad esaurimento dei posti disponibili.