Marzio Mozzetti e Clementina Carosi nel direttivo per il Lazio dell’associazione per il “Cammino nelle Terre Mutate”

Presentati lo scorso 17 novembre, a “Fa’ la Cosa Giusta! Umbria – fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili” a Bastia Umbra”, la nuova associazione ed il nuovo direttivo che gestiranno il “Cammino nelle Terre Mutate”. Nel direttivo della neonata associazione che coordinerà il Cammino nelle Terre Mutate figurano rappresentanti delle quattro regioni che compongono il Cammino.
Per il Lazio figurano i rappresentanti  Clementina Carosi e Marzio Mozzetti.

Ecco gli altri membri del direttivo:
Jacopo Angelini, Andrea Izzi, Patrizia Vita (Marche)
Paolo Angelini Paroli, Roberto Canali (Umbria)
Lucio De Simone, Annalisa Spalazzi (Abruzzo)


Nelle prossime settimane saranno definite le cariche sociali dell’Associazione e predisposte le attività per preparare la prossima stagione 2025.

“Una tappa fondamentale per il futuro del Cammino, che è arrivato fino a qui grazie alla dedizione, supporto e collaborazione di Federtrek, Ape Roma e Movimento Tellurico -ha spiegato Annalisa Spalazzi in rappresentanza del Direttivo- l’evento di domenica scorsa rappresenta un passaggio di testimone importante e fondamentale per i territori coinvolti, che ora, più che mai, assumono un ruolo centrale nella nella guida e nello sviluppo del progetto”.

Il direttivo è stato presentato nel corso dell’incontro “Cammino nelle Terre Mutate – Evoluzione, racconti, passaggi di testimone” dove sono intervenuti Enrico Sgarella, Paolo Piacentini e Alessandro Piazzi. Sono stati anche raccontati i tre libri che sono stati pubblicati da camminatori che hanno percorso il Cammino in questi anni. In presenza è intervenuta la scrittrice Chiara Cerri. In videoconferenza gli scrittori Alberto Abbà, Ermanno Bosco e Gianluca Arena il Comico Pellegrino.

IL CAMMINO

ll Cammino si estende per oltre 250 km attraverso le aree dell’Appennino centrale colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, coinvolgendo quattro regioni – Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo – e toccando borghi e paesaggi segnati dal sisma. Offre un’esperienza di cammino unica, che unisce la bellezza naturale all’incontro diretto con le comunità locali impegnate nella ricostruzione. Un viaggio di rinascita che invita a conoscere la resilienza di questi territori, a sostenere la loro ripresa e a vivere un trekking arricchito dal contatto umano e dalla memoria storica.