Clara scrive a Rietinvetrina per la nostra rubrica SEI TU IL REPORTER:
“Oggi ci siamo recati, in anticipo di una ventina di minuti visti i ben noti problemi di parcheggio in zona, a prendere i nostri figli che frequentano la scuola primaria Marconi di Rieti nella sede di via Moisé di Gaio. Al nostro arrivo tutte le classi dell’istituto, dalla scuola dell’infanzia alle medie, si trovavano per strada, evacuate per allarme incendio. I bambini più piccoli erano spaventati, parecchi piangevano. Dopo una decina di minuti gli insegnanti hanno avuto indicazione dalla dirigente di far rientrare i ragazzi a scuola, alle ore 16, con la regolare campanella, è iniziata l’uscita.
Nel frattempo abbiamo iniziato a sentire le sirene dei vigili del fuoco che si avvicinavano; il primo mezzo, non riuscendo ad accedere a via Moisé di Gaio anche per via di tutte le auto parcheggiate, come tutti i giorni, nonostante il divieto di accesso e sosta in orario di entrata e uscita, ha bloccato viale Morroni permettendo al secondo mezzo di accedere in retromarcia, con una manovra difficile vista anche la mole di genitori e alunni che si allontanavano dall’edificio. Come confermato da un vigile del fuoco che chiedeva a un genitore scambiato per un collaboratore scolastico quale fosse il piano di emergenza, il ritardo del loro intervento è stato causato dall’essersi recati alla vecchia sede del Marconi, rilevando l’evidente mancanza di chiarezza nelle comunicazioni che in caso di emergenza realmente pericolosa comporterebbe sviluppi nefasti. successivamente sono arrivati sul posto ambulanza, auto medica e polizia.
Questo episodio, fortunatamente privo di conseguenze, ci lascia attoniti: stavolta è stato un falso allarme, ma se dovesse accadere qualcosa sarebbe complicato per i soccorsi raggiungere l’edificio. Inoltre l’edificio stesso, con una scala interna e corridoi molto stretti, appare evidentemente inadatto a ospitare una scuola, a maggior ragione primaria, proprio perché non permette un’evacuazione rapida, ordinata e sicura in caso di emergenza. I nostri bambini sono molto spaventati da quanto accaduto oggi, noi genitori lo siamo altrettanto. Tutte le scuole primarie di Rieti sono collocate presso edifici facilmente raggiungibili, dotati di cortile recintato che funga da punto di raccolta in caso di necessità. Il problema del ‘nostro’ edificio non è più soltanto l’assenza di parcheggi e il caos che si crea in zona negli orari di ingresso e uscita, con tutti i disagi del caso, oggi abbiamo realizzato che i nostri figli non sono al sicuro.
Nel tardo pomeriggio i rappresentanti di istituto ci hanno inoltrato un comunicato della dirigente che attribuisce l’accaduto ad un malfunzionamento dell’impianto, rassicurando le famiglie circa il buon funzionamento del piano di emergenza. In realtà la dirigente ha permesso che tutti tornassero nell’edificio senza aspettare che i vigili del fuoco effettuassero l’accesso e le verifiche del caso, che sono state effettuate solo dopo. Ringraziamo gli insegnanti che hanno gestito molto bene la criticità, rassicurando i bambini ma dovendoli tenere sotto un edificio potenzialmente pericoloso, tra le macchine e senza la possibilità di raccoglierli in una zona realmente sicura, e i Vigili del Fuoco che hanno fatto il possibile. L’episodio di oggi è la prova concreta dell’inadeguatezza dell’edificio di via Moisé di Gaio come istituto scolastico: se fosse stata una grande prova generale sarebbe miseramente fallita” – conclude il gruppo di genitori.
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