Dalla Sabina alla Sicilia, unite con un ponte immaginario della durata di otto minuti. Questo ponte è un cortometraggio che mette in risalto tutta la bellezza delle tradizioni popolari con sullo sfondo Poggio Moiano. Il cortometraggio “Natura viva natura morta” del reatino Ludovico Desideri, 29 anni, laureato in Antropologia, e arrivato al Festival di Cefalù dove ha meritatamente ottenuto la Menzione Speciale, per aver raccontato l’infiorata di Poggio Moiano dove i fiori, elemento vivo e fresco, si mescolano nel tempo, ma nello stesso spazio, con i fiori recisi e ormai secchi, rugosi come un volto che ha vissuto il paese per decenni, in un frame indelebile, un ricordo.
Cosi il Festival di Cefalù sull’opera di Ludovico Desideri: “La fotografia, con le sue inquadrature ravvicinate dei petali e dei volti dei partecipanti, è uno dei punti di forza di “Natura viva, natura morta”, capace di rendere tangibile l’intensità e la passione che animano questa tradizione. Ogni singolo fiore, ogni mosaico, diventa un microcosmo che racconta una storia di comunità, di memoria e di rigenerazione. Per la sua capacità di raccontare una tradizione antica con un linguaggio cinematografico elegante e profondamente evocativo, “Natura viva, natura morta” merita la Lode della Giuria del Festival del Cinema di Cefalù. Un’opera che eleva l’arte effimera a simbolo universale, invitando lo spettatore a immergersi in un’esperienza sensoriale unica e a riflettere sulla connessione tra natura e cultura”.