Giudichiamo in modo positivo la delibera di giunta sulla Zona logistica semplificata (Zls). Almeno nelle intenzioni e nello spirito. Perché si tratta sicuramente di un passo avanti nella direzione giusta. Siamo davanti ad una misura che garantirebbe incentivi, semplificazioni, investimenti in infrastrutture moderne. Peraltro, ci corre l’obbligo di rivendicare il fatto che siamo stati parte attiva di questo processo e abbiamo condiviso in pieno il percorso che ha portato all’inserimento nella Zls di centri di rilievo quali sono: Latina, Aprilia, Cisterna di Latina, Itri, Gaeta, Formia, Fondi, Pontinia, Minturno, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Accumoli, Amatrice, Cittaducale, Fara in Sabina e Leonessa.Dobbiamo tuttavia constatare che vi sono però criticità da affrontare con urgenza.
A nostro parere è assolutamente indispensabile rivedere e apportare alcuni correttivi alla delibera, magari rimodulando la perimetrazione delle aree totali che possono essere inserite all’interno della Zls e che coprono una massima estensione di 5.709 ettari. Abbiamo inviato una lettera al presidente Rocca e all’assessore Angelilli per porre il problema, sollecitando una valutazione più approfondita della questione.Ci preme sottolineare l’incomprensibile assenza di Comuni strategici e con forte vocazione logistica/industriale ed economica. In particolare, ci riferiamo a Sermoneta, dove c’è un agglomerato industriale importante, confinante con l’area di Latina scalo. In questa zona c’è un concentrato di realtà industriali di grande rilievo. È sede logistica del Consorzio industriale del Lazio. Peraltro, ben collegata con la Capitale grazie ad una veloce rete ferroviaria. Ci chiediamo per quali motivi quest’area non rientri nella Zls. Altrettanto inspiegabile è l’esclusione da questa misura del Comune di Spigno Saturnia, epicentro di un’area industriale del basso Lazio e ben posizionato sul piano logistico, trovandosi sulla direttrice Formia/Cassino. Stesso discorso vale per il Comune di Borgorose, che è uno snodo di traffici regionali e nazionali, inserito nel contesto industriale della provincia di Rieti. Ricordiamo che le sue imprese legano la loro attività ad importanti comparti come l’elettronica, la meccanica di precisione e quello alimentare.
Siamo del parere che occorra valorizzare le ricchezze dei nostri comprensori. Riteniamo quindi sicuramente ineccepibile il rafforzamento dei nostri centri agroalimentari, MOF e CAR, che sommati rappresentano il più grande mercato ortofrutticolo d’Europa, ma appare necessario far rientrare in questa rete anche il cosiddetto “triangolo d’oro” dell’ortofrutta, rappresentato dai centri di Sabaudia, San Felice Circeo e Terracina. Senza dimenticare il ruolo storico e strategico ricoperto in tale ambito dallo stesso Comune di Sezze. Sulle prospettive di crescita di queste aree, d’altronde, in modo sinergico con l’assessore Angelilli e l’amministrazione regionale, stiamo portando avanti un lavoro intenso sia nella Commissione Attività produttive del Consiglio, sia nell’ambito del tavolo dello Sviluppo economico della provincia di Latina. Proprio per rafforzare questo grande gioco di squadra volto ad includere e non ad escludere nessuno, occorre continuare a battersi per dare opportunità di sviluppo a tutti i territori.Ci preme evidenziare che le imprese di tutti i centri del basso Lazio e del reatino hanno bisogno di ulteriori e più consistenti misure agevolative sul piano economico e fiscale.
A tal proposito ribadiamo la necessità di procedere alla creazione di aree cuscinetto e di un regime speciale sul modello della Zes unica, che comprendano tutti i territori delle province di Latina, Frosinone e Rieti”. Lo dichiarano in una nota congiunta Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio ed il consigliere regionale Michele Nicolai