Ex Risorse Sabine, CGIL: “Roma non sente e Rieti richiama”

Venerdi mattina 11 ottobre le Organizzazioni Sindacali di CGIL confederale e CGIL FP, insieme ad una delegazione di lavoratori di ex Risorse Sabine si è recata presso il consiglio regionale del Lazio per assistere alla seduta che potrebbe decretare la loro cancellazione come dipendenti di una società pubblica partecipata quali sono fin’ora.

Lo scopo della presenza della delegazione reatina in consiglio era quella di portare alla stampa e alle forze politiche chi ci hanno dato ascolto ( PD, AVS,Movimento 5s, e fratelli d’italia), la voce del nostro profondo dissenso verso questa decisione  ingiusta, che penalizza oltremodo il territorio reatino.

Pur nel rispetto di quanto salvato, dall’intervento della maggioranza, in termini di possibilità per due anni di prosecuzione dei progetti in corso, nulla è stato fatto per tutelare il diritto di questi lavoratori ad avere riconosciuto un posto di lavoro vero e non una mancetta e questo non ci soddisfa affatto.

Il consiglio è stato rinviato più volte ed iniziato alle ore 12,50, dopo  alcuni adempimenti tecnici, e le dichiarazioni delle opposizioni che hanno portato all’attenzione del consiglio la problematica dei lavoratori di risorse sabine con il consigliere marotta,  è stata chiusa ed aggiornata senza discussione nel merito”. Così nella nota Claudio Coltella e Francesco Frabetti