Associazione Coscioni: “Regione Lazio maglia nera su Fine vita, Disabilità e Salute in Carcere”

Il XXI Congresso dell’Associazione Luca Coscioni si svolgerà a Roma il 12 e 13 ottobre presso l’Acquario Romano (Piazza Manfredo Fanti 47) e rappresenta un evento di grande rilevanza per il dibattito sui diritti civili in Italia. L’Associazione Luca Coscioni, che ha la sua sede principale a Roma e da anni in prima linea nella promozione e difesa dei diritti civili, ha scelto la Capitale per la sua riunione annuale in cui farà il punto su questioni cruciali che riguardano la vita di milioni di cittadini. Tra i temi al centro delle dibattito, ci sono l’eutanasia, la procreazione assistita, il diritto all’aborto, i diritti delle persone con disabilità e la libertà di ricerca scientifica.

Le relazioni dei dirigenti dell’associazione Filomena Gallo, Marco Cappato, Mina Welby, Marco Gentili e lo scienziato Michele De Luca, porteranno alla luce non solo le sfide attuali, ma anche le opportunità per il progresso legislativo. Il Congresso offrirà una piattaforma per il confronto tra politici, accademici, attivisti e cittadini, tutti uniti nella lotta per i diritti civili.

Oltre ai dibattiti -in particolare domenica mattina alle 10 una tavola rotonda sul fine vita con Vladimiro ZagrebelskyGiovanni Fornero e Parlamentari di diversi schieramenti il Congresso introduce laboratori per bambini, un’iniziativa aperta a tutti i figli del pubblico presente. Tra questi anche una lettura condotta dalla scrittrice e attivista Francesca Cavallo. I piccoli partecipanti avranno l’opportunità di esplorare il tema dell’inclusività attraverso attività creative. Questi momenti ludico-educativi rappresentano un’importante occasione per educare i bambini all’importanza dei diritti civili.

Filomena Gallo e Marco Cappato (Segretaria Nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni) affermano: “Il Congresso si svolge in un contesto di crescente disillusione verso la politica, insensibile e impotentein tema di diritti civili. L’Associazione Luca Coscioni non si è rassegnata, e ha reagito con oltre 140 azioni legali in difesa delle libertà civili, affrontando nei tribunali temi come il “suicidio assistito” e l’accesso alla fecondazione assistita per donne single. Questo Congresso sarà l’occasione per decidere nuove azioni dirette, giudiziarie e di disobbedienza civile, che aprano la strada a riforme legislative”. Non positivo, in Regione Lazio, lo scenario legato a molte questioni in programma:

Fine Vita, il Caso Sibilla Barbieri: l’attrice laziale, paziente oncologica, ha chiesto aiuto per ottenere una morte dignitosa e volontaria. Nonostante fosse in possesso dei requisiti necessari per accedervi, ha dovuto recarsi in Svizzera, discriminata dall’Azienda sanitaria locale. È stata accompagnata dal figlio Vittorio e da Marco Perduca, che si sono poi autodenunciati insieme a Marco Cappato, seguiti da Luigi Manconi e i parlamentari Riccardo Magi e Ivan Scalfarotto che hanno contribuito all’organizzazione. Nonostante in Italia il “suicidio assistito” sia stato legalizzato dalla Corte Costituzionale, la mancanza di una legge porta incertezza riguardo a tempistiche e procedure, liberamente interpretate dalle singole ASL e tribunali. Con la campagna nazionale “Liberi Subito”, l’Associazione Luca Coscioni chiede a tutte le Regioni di approvare una legge regionale   che  nel Lazio è già stata depositata da Claudio Marotta e Marietta Tidei, attualmente in attesa di essere discussa.

Fine vita, Testamento biologico, Lazio maglia nera: la regione è attualmente in fondo alla classifica italiana per Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) depositate, con un rapporto di una DAT ogni 307 maggiorenni. L’assenza di una campagna informativa regionale sui diritti legati al fine vita rappresenta un problema significativo. È fondamentale avviare iniziative di sensibilizzazione per informare i cittadini sui loro diritti e sulle modalità di attuazione delle DAT.

Salute in carcere: il 9 agosto, l’Associazione Luca Coscioni ha diffidato le 102 ASL italiane a effettuare verifiche igienico-sanitarie nelle carceri. Solo una trentina hanno risposto; azione condotta anche nel Lazio, da cui l’associazione ha ricevuto solo tre riscontri. Questa iniziativa mira a garantire condizioni di vita dignitose all’interno delle strutture penitenziarie, sottolineando l’importanza della salute dei detenuti.Disabilità, discriminazione e diritto di partecipazione: sono stati avviati dieci procedimenti legali contro le discriminazioni nei confronti delle persone con disabilità. L’ultima, in ordine cronologico, ha portato alla condanna del Comune di Terracina, per il mancato abbattimento delle barriere che impediscono l’accesso al mare.  E’ invece relativo all’accessibilità della stessa democrazia il ricorso contro l’impossibilità di un cittadino laziale con disabilità grave, Carlo Gentili, di utilizzare la firma digitale per le liste elettorali, limitando così il suo diritto di partecipazione. Su questo caso deciderà presto la  Corte Costituzionale nell’inerzia del legislatore nazionale.