Rieti, si qualificava falsamente come membro della Guardia di Finanza. Denunciato

I militari delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale Rieti hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica un uomo che si qualificava falsamente come appartenente alla Guardia di Finanza.

In particolare, nel pomeriggio dello scorso 20 agosto, un uomo di mezza età si presentava presso un artigiano reatino per usufruire di una prestazione di servizio consistente in una riparazione di una bicicletta. All’atto della quantificazione della spesa, il cliente mostrando fugacemente un tesserino di riconoscimento con una placca metallica pretendeva di essere “trattato bene” in quanto appartenente alla Guardia di Finanza. Inoltre, verosimilmente per incutere un certo timore nell’interlocutore, faceva presente di essere in servizio nella zona per eseguire controlli nelle adiacenti attività commerciali, formulando altresì domande sull’andamento dell’attività economica dell’artigiano, sugli incassi giornalieri e sulla sua iscrizione alla Camera di Commercio.

Insospettito da tale comportamento, l’esercente ha segnalato l’accaduto ai veri finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Rieti, che prontamente intervenuti sul posto hanno immediatamente avviato i dovuti riscontri, accertando i fatti e identificando il finto appartenente in un uomo di 58 anni, residente in Provincia di Roma. Pertanto, dopo aver effettuato il sequestro del tesserino e della placca metallica utilizzati per ingannare l’artigiano, nonché di ulteriori tesserini e placche metalliche riconducibili ad altre Forze di Polizia, il falso appartenente al Corpo è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di “usurpazione di pubbliche funzioni” previsto e punito dall’art. 347 del Codice Penale.

L’attività odierna si inquadra tra i servizi svolti dal Corpo a tutela dei cittadini e delle attività economiche, al fine di scongiurare truffe o raggiri, in special modo compiuti nei confronti di persone anziane o soggetti deboli. A tal proposito, si rammenta che, se in borghese, i militari della Guardia di Finanza, al pari degli altri operatori di polizia, hanno sempre al seguito il “tesserino di riconoscimento” dell’Amministrazione di appartenenza, e non solo “placche” e/o portafogli con distintivo. Inoltre, si invita a diffidare dai tentativi di truffa telefonica cosiddetta “spoofing telefonico” – che si verifica quando il chiamante invia deliberatamente informazioni false, riuscendo anche a far comparire il numero telefonico di altri utenti o enti, – effettuati anche da sedicenti appartenenti al Corpo, in particolare nelle prenotazioni alberghiere e nella richiesta di sottoscrizione ad abbonamenti e riviste/giornali, al fine di ricevere indebiti compensi e/o rimborsi. In caso di dubbi relativi ad eventuali falsi appartenenti, potrà essere sempre contattato il numero di pubblica utilità 117.

Ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito, e nel rispetto dei diritti dell’indagato (che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini, renderebbe ammissibile la prova contraria).