Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, festeggia il suo 23esimo anniversario, consolidando il suo ruolo come punto di riferimento per la difesa dei diritti degli agricoltori, la tutela del settore agricolo e la promozione di politiche sostenibili a livello nazionale, europeo e internazionale. Fondata nel 2001 con l’obiettivo di rappresentare la voce dei piccoli e medi coltivatori del settore primario e delle comunità rurali, Confeuro ha attraversato oltre due decenni di importanti cambiamenti e sfide. La confederazione si è distinta per il suo costante impegno a favore di un’agricoltura equa, sostenibile e orientata al benessere collettivo:
“Oggi è un compleanno davvero speciale – ha esordito il presidente nazionale Confeuro, Andrea Tiso -. Siamo cresciuti tanto in questi anni, forti di una base di 270mila associati, 150 associazioni costituite, migliaia di sedi sul territorio nazionale, del prezioso lavoro del Patronato e del Caf Labor e di tutti i nostri operatori, che ringrazio uno a uno per la professionalità e la disponibilità, profuse quotidianamente. Siamo diventati una realtà in grado di rappresentare migliaia di piccoli e medi coltivatori dal nord al sud del Paese e far sì che la loro voce sia ascoltata anche nelle sedi istituzionali. Un impegno che non si ferma, anzi si rinnova con entusiasmo e passione”.
Tiso ha poi aggiunto: “In questi 23 anni abbiamo assistito a un’evoluzione significativa del settore agricolo, affrontando sfide complesse come il cambiamento climatico, la crisi economica e l’impatto della globalizzazione. Siamo fieri del cammino intrapreso per garantire ai nostri agricoltori il giusto riconoscimento e il sostegno necessario per affrontare il futuro. Continueremo a lottare per un’agricoltura sostenibile, innovativa e inclusiva, in grado di rispondere alle esigenze della società e preservare il nostro ambiente”.
Inoltre, la confederazione ha avviato numerose campagne di sensibilizzazione, ha promosso programmi di formazione per i giovani agricoltori e ha lavorato a stretto contatto con istituzioni per garantire che le esigenze del mondo rurale siano sempre al centro del dibattito politico. Soprattutto quello europeo: “È chiaro ed evidente – continua Tiso – che si debba aprire una nuova stagione di confronto al fine di tutelare il settore primario, e questo attraverso una maggiore propensione del governo nazionale all’ascolto delle organizzazioni sindacali e alla pluralità di voci: solo in tal modo, infatti, si potrà collaborare concretamente al rilancio del nostro mondo, vero e proprio cuore pulsante dell’economia italiana e continentale. E a proposito di UE, ci rivolgiamo alle istituzioni di Bruxelles affinché si lavori davvero per una reale riforma della Pac e per una accelerazione delle politiche comunitarie a difesa del settore primario. In tal senso, Confeuro continuerà a essere una voce forte e autorevole, impegnandosi per un futuro agricolo più giusto e sostenibile, dove innovazione e tradizione possano convivere e prosperare”, conclude Tiso.