Di seguito una nota del sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi: “La legalità non è un concetto astratto strombazzato sui social, proclamato a parole solo per criticare gli altri, ma non applicato nella realtà, nella propria vita di tutti i giorni. Quando leggo certe accuse mi sovviene sempre la massima del vecchio saggio il quale diceva che ‘dietro ogni critica c’è un’autobiografia’ Se l’amore per Amatrice, da parte di chi amministra, è ovviamente operare per affermare valori come la trasparenza, la correttezza, il rispetto delle regole, il lavoro per il bene comune, da parte del cittadino l’amore è avere o non avere i requisiti per restare in una SAE, è ricevere varie note di sgombero e non considerarle, è comunicare ciò che non si fa, è restare in una SAE per non pagare l’affitto nella nuova casa ricostruita.
C’è molta differenza rispetto a chi veramente non ha gli allacci nell’abitazione nuova prima di lasciare la casetta. Una minoranza di nostri concittadini, evidentemente, ha dimenticato che ci sono delle regole e che qualcuno, votato per questo, deve farle rispettare? Forse non riesce più a scrollarsi di dosso la mentalità del terremotato accudito, assistito, a cui tutto è dovuto? Fortunatamente la maggior parte dei miei concittadini è per bene e certe cose non le tollera più. A cominciare dalla vera illegalità e dalla incoerenza tra le accuse e i comportamenti personali. Ecco: chi è senza peccato scagli la prima pietra” – conclude Cortellesi.