Di seguito una nota del gruppo Ricostruiamo Insieme:
“Mentre il Commissario Sisma 2016 e il Ministro della Sovranità Alimentare e Forestale, siglano il Protocollo d’Intesa affinché possano essere attivati interventi di rilancio economico e sociale dell’Area del Cratere Sisma 2016, attraverso lo sviluppo e la valorizzazione di Attività Agro-Silvo -Pastorali, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento, di adattamento ai cambiamenti climatici, di conservazione della Biodiversità, di innovazione e promozione delle produzioni e della qualità dell’abitare, ad Amatrice alcuni cittadini (Anche mamme con minori) sono stati sottoposti allo sfratto dalle SAE per ordine del Comune. Lo sfratto eseguito con modalità surreali è stato effettuato alla presenza di ben 16 autorità tra cui Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Responsabile del Settore SAE del Comune di Amatrice (speriamo di non aver escluso nessuno).
Considerato che il Sindaco di Amatrice conosce personalmente tutti i cittadini del suo comune, gli chiediamo come possa aver pianificato un intervento così umiliante, così irrispettoso, così indegno e crudele, nei confronti di cittadini residenti, che non sono né delinquenti né occupanti abusivi, ma semplicemente cittadini che da otto anni vivono una situazione di disagio fisico psicologico e abitativo. Questo fatto increscioso, che purtroppo non è il primo, va in contrasto con le finalità del protocollo d’intesa di cui sopra. Si, perché come si pensa di contrastare lo spopolamento di queste zone se poi si sfrattano i cittadini residenti, e le SAE liberate vengono chiuse e lasciate marcire?
Rileviamo inoltre, e non meno grave di quanto accaduto, che non c’è stata parità di trattamento tra i cittadini. Infatti, siamo a conoscenza di situazioni meritevoli di ‘sfratto’, ma che non sono state prese in considerazione. Forse perché amici di amici? Sindaco se lei fa lo sceriffo della legalità dovrebbe sapere che la legge è uguale per tutti, e dovrebbe metter da parte amicizie e inimicizie, simpatia e antipatia, affabilità e rancore.
Perché non prendere esempio dai Comuni limitrofi che applicando le linee guida Regionali sulle assegnazioni SAE, stanno perseguendo il fine di contrastare l’inesorabile spopolamento del territorio? Ma la Regione, il Commissario, la Protezione Civile, sono al corrente di quanto accade nel Comune di Amatrice? Di quanto questa amministrazione sta riservando ai cittadini in termini di SAE?”
Così nella nota il gruppo Ricostruiamo Insieme