“Il CUR 1997 tiene a prendere posizione circa i fatti avvenuti nell’ennessima estate movimentata del calcio reatino. Mai ci saremmo aspettati dopo un anno intenso di sostegno assiduo concluso con una doppia vittoria di trovarci nel baratro e senza prospettive. Comprendiamo in parte la posizione del patron Tito Capriccioli, da mesi osteggiato dalla politica locale e fatto sentire un estraneo, ma non ne capiamo le drastiche prese di posizione e soprattutto il silenzio.
Per noi l’anima del calcio, prima ancora di essere quella economica, sono i tifosi e gli appassionati che lo seguono. Coloro che a spese proprie supportano la squadra e l’aiutano a vincere, a loro si dovrebbe portare rispetto, perchè i soldi passano ma la dignità e la rappresentanza restano in eterno. Ovviamente non capiamo come i nostri amministratori abbiano permesso senza un minimo di reazione che la società più importante e seguita della provincia scomparisse nel nulla, in altre città vediamo sindaci manifestare in piazza ma qui è sembrato quasi che il nostro si sia tolto un peso.
Prendendo atto di questa situazione, il Commando Ultrà Rieti comunica di non avere alcun interesse nel supportare quest’anno altre società calcistiche cittadine non riconoscendosi in nomi, colori e soprattutto ideali che esse rappresentano. Il CUR1997 non si scoglie, non si ferma, ma si congeda in attesa di tempi migliori. Non ci vedrete sugli spalti dello Scopigno ma ci vedrete a sostegno di amici e gemellati di calcio e basket, ma soprattutto ci vedrete per strada”. Così nella nota il CUR 1997