“Rieti, la sua provincia, il suo Tartufo” il 6 e 7 luglio evento di divulgazione e valorizzazione del tartufo reatino

Arriva a Rieti il 6 e 7 luglio “ Rieti, la sua provincia, il suo Tartufo”, l’evento cittadino per la valorizzazione del tartufo-Rieti che con le sue caratteristiche e il suo sapore, è apprezzato in tutta Italia. Il tartuficoltore reatino Alberto Gregorio, insieme ad altri esperti di tartufo,  all’interno della cooperativa sociale agricola la Fattoria di Alice,  ha organizzato una due giorni per divulgare la cultura gastronomica del tartufo con una serie di degustazioni di piatti e cocktail a base di tartufo a cura dell’Antico Arco ed eventi collaterali che guideranno i visitatori alla scoperta di questa importante risorsa del territorio, accompagnati da dj set.


E’ prevista a partire da sabato 6 luglio dalle ore 18 un’esposizione di strumenti di raccolta dal 1900 in poi a cura di Luigino Buzzi, ricordiamo che la “cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali” sono entrate a far parte del patrimonio culturale immateriale dell’umanità tutelato dall’Unesco. A seguire una piccola mostra di funghi a cura di Giorgio Materozzi e un’esposizione di piante micorizzate a cura di Giuseppe del Pinto. La domenica 7 luglio a partir e dalle ore 18, oltre alle esposizioni descritte, si svolgerà una dimostrazione di cava del tartufo con tecniche addestrative a cura dell’educatore cinofilo ENCI Alessandro Biscetti. Molto importante nella giornata del 7 luglio, la tavola rotonda alla presenza di esperti ed amministratori sul tema fondamentale della valorizzazione della qualità del “tartufo Rieti”, con caratteristiche uniche e apprezzate che meriterebbero un riconoscimento ufficiale.

Dalla due giorni “Rieti, la sua provincia, il suo Tartufo” infatti gli organizzatori vogliono sollecitare la denominazione comunale d’origine (De.C.O.), concessa dall’amministrazione comunale al fine di tutelare e valorizzare un prodotto tipico, una ricetta tradizionale, un’attività agroalimentare o un prodotto dell’artigianato (alimentare e non) in stretta correlazione col territorio e la sua comunità, senz’alcuna sovrapposizione con le denominazioni d’origine vigenti. A differenza di marchi come DOP, IGP e STG, la De.CO non è un marchio di qualità, ma un’attestazione di tipicità. “ Noi cavatori reatini ed esperti del settore, riteniamo che sia giunto il momento di riconoscere il tartufo Rieti una tipicità di questa zona, abbiamo un tartufo unico che è apprezzato in tutta Italia come i più noti tartufi. Rieti è un territorio tartufigeno pregiato– sottolinea Alberto Gregorio.

Cerca e cavatura del tartufo in Italia rappresentano un patrimonio culturale immateriale di conoscenze e pratiche tramandate oralmente per secoli che caratterizzano la vita rurale dei tartufai in Italia e che diventano una risorsa dal punto di vista turistico e agroalimentare. Un week end per condividere e divulgare una tradizione antica che racconta di una pratica che accomuna l’Italia dal Nord al Sud declinata secondo l’identità culturale locale, tramandata attraverso storie, aneddoti, pratiche e proverbi che raccontano di un sapere che riunisce vita rurale e tutela del territorio.

L’evento “Rieti, la sua provincia, il suo Tartufo” sui saperi e sapori di questa eccellenza reatina si preannuncia importante per sensibilizzare gli amministratori verso un riconoscimento decisivo per l’economia territoriale a vocazione agroalimentare e un percorso del gusto a base di tartufo anche per un ulteriore sviluppo turistico enogastronomico.