"E’ evidente che nel Pd c’è un nervo scoperto, quello della quotidiana diaspora dei cattolici democratici e dei moderati verso l’Udc, l’Alleanza per l’Italia di Francesco Rutelli e il Pdl.
Noi ci siamo limitati a constatare che i tre esponenti scelti dal Partito democratico per le elezioni regionali del 28 e 29 marzo, provengono tutti dall’area ex comunista, atteso che il presidente della Provincia pretende ormai di coprire da solo il fronte cattolico.
L’elettorato moderato è con Renata Polverini perché ha fatto suoi quei ‘valori non negoziabili’ che un cattolico deve sempre difendere e tutelare. Per noi la scelta è stata facile, visto che la candidata radicale Emma Bonino si è imposta all’intero Pd ed è quanto di più laicista ci sia nel panorama politico nazionale, pensiamo, infatti, al divorzio, all’aborto, al testamento biologico e al fine vita”.