Alla Presenza del Prefetto Chiara Marolla, della Presidentessa del Cna Enza Bufacchi, dell’ Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Rieti Stefania Mariantoni, il direttore della Caritas Don Benedetto Falcetti e Massimo Spadoni , hanno snocciolato cifre e numeri che fotografano la nostra città e riportano uno spaccato legato alla povertà non più solo straniera, ma soprattutto reatina.
E già, perchè la differenza che emerge prepotentemente in questo ultimo anno di osservazione è legata alla sempre più stringente difficoltà dei reatini,che in 7 mila si sono rivolti allo sportello di ascolto della Caritas per avere non solo conforto economico, ma anche psicologico. La mancanza totale di lavoro ha portato 700 persone a dipendere completamente dalla Caritas in città.
E gli stranieri ? La situazione attuale registra una forte inversione di tendenza, è infatti sceso il numero delle presenze di extracomunitari in città, segno di un calo occupazione anche per loro. Gli stranieri insomma preferiscono tornare nei paesi d’ origine piuttosto che restare qui. Si è tornati indietro nel tempo, quando i poveri eravamo solo noi, e si affaccia inevitabilmente quel male di vivere che non è più nostalgia ottocentesca, ma malessere concreto , di chi non sa che futuro si troverà davanti.