Si è svolta stamattina a Cittaducale la cerimonia del 109° Anniversario di Fondazione della Scuola del Corpo forestale dello Stato, alla presenza del Capo del Corpo, Ing. Cesare Patrone, del Prefetto di Rieti, Chiara Marolla, del Procuratore della Repubblica Roberto Pennisi e di diverse autorità civili, militari, politiche e religiose.
Dopo la proiezione del video istituzionale della Scuola nell’Aula Magna, il Comandante della Scuola, generale Umberto D’Autilia, ha fatto gli onori di casa ripercorrendo l’attività di formazione dell’antico istituto nato con Regio Decreto del 25 maggio 1905, la “Scuola di selvicoltura per le Guardie Forestali del Regno” e che in 109 anni ha assolto al compito di forgiare coscienze sensibili alle problematiche della salvaguardia ambientale e della tutela del territorio.
“Sin dall’inizio del mio incarico ho cercato di adempiere al comando, privilegiando un approccio scientifico e manageriale quale volano metodologico, per l’assunzione di decisioni eque e lungimiranti, soprattutto in materia di organizzazione, formazione e valorizzazione professionale – ha affermato il generale D’Autilia – La validità di questo approccio è stata confermata dai dati riferiti all’ultimo quadriennio, relativi ai corsi svolti, all’attività didattica, all’addestramento e alle esercitazioni, che mostrano come l’offerta formativa sia stata adeguata alle attuali esigenze di un’amministrazione moderna, dinamica e articolata quale è il Corpo Forestale dello Stato.
La strategia formativa che la Scuola intende perseguire per il futuro, è sempre più incentrata su un modello didattico, flessibile, aperto all’adozione di innovative tecniche formative, in grado, ad un lato di garantire il rapido adeguamento ai mutamenti dello scenario socio-economico di riferimento, dall’altro di fornire gli strumenti necessari a fronteggiare ogni forma di illegalità ambientale. La formazione è uno strumento indispensabile per attuare le riforme, produrre miglioramenti o come valido supporto per l’attuazione di strategie, di sviluppo dell’organizzazione, di crescita professionale.
Tutto ciò consente di percepire la Scuola – ha concluso – non solo come “un’agenzia di formazione tradizionale ma anche come agenzia di valorizzazione del capitale umano”, che quotidianamente si impegna a diventare più colta, ad elevare scientificamente e culturalmente la formazione e diffondere una cultura connotata da una forte utilità sociale. La cultura, infatti, è l’indispensabile presupposto dell’agire e fornisce gli strumenti per rispondere con capacità ed equilibrio alle esigenze e ai bisogni, presenti e futuri della collettività”.
Nella sua allocuzione, il Procuratore della Repubblica Roberto Pennisi ha ricordato l’importanza del Protocollo d’intesa siglato il 23 aprile 2012 con il Dipartimento Nazionale Antimafia che ha sancito l’inserimento del Corpo forestale dello Stato nella Direzione Investigativa Antimafia. “Il filmato appena visto mi ha emozionato molto – ha sottolineato Pennisi – avete tradizioni molto antiche nelle quali siete stati in grado di formare la vostra cultura, il vostro carattere che avete saputo generosamente mettere al servizio anche della lotta contro la criminalità organizzata mafiosa. Le vostre capacità, la vostra professionalità rasentano la “magia” e vanno oltre la normale comprensione delle investigazioni.
Il protocollo ha dato risultati inimmaginabili che diverranno nel futuro sorprendenti. Un apprendimento e un arricchimento reciproco capace di penetrare proficuamente all’interno dei meccanismi dell’attività criminale organizzata di tipo mafioso. I forestali si distinguono in termini di valore e capacità professionali e sono sicuro che questa attività investigativa diverrà ben presto uno dei fiori all’occhiello dell’azione del Corpo forestale dello Stato”.
L’Ing. Patrone ha ricordato il ruolo fondamentale che la Scuola riveste nella formazione e specializzazione di un Corpo che continua a ricevere riconoscimenti non solo istituzionali ma sociali. “Il filmato ha ben evidenziato come il Corpo Forestale dello Stato sia passato da una cultura collegata alla ricostruzione del territorio ad un’attività centrata sulle tre A di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – ha sottolineato il Capo del Corpo – Ora il CFS si trova allo snodo del modello di sviluppo economico-sociale dell’Italia.
Quella distruzione che abbiamo visto all’inizio della proiezione, non riguarda più il contadino o il pastore ma coinvolge la criminalità organizzata. Laddove non si garantisce il rispetto dell’ambiente, non c’è un corretto sviluppo dell’identità dell’individuo. Non c’è solo un reato, un attentato alla democrazia ma il “peccato” come ha avuto anche modo di sottolineare Papa Francesco. La nostra tradizione, il nostro carattere e la nostra voglia di continuo rinnovamento sono le risposte che l’intera collettività si aspetta per la tutela della legalità”.
“Una Scuola che non solo opera egregiamente nella formazione ma che ha dimostrato di essere ben integrata nel tessuto sociale del nostro territorio – ha ribadito il Prefetto di Rieti, Chiara Marolla – nel quale svolge un ruolo attivo nei confronti della cittadinanza con attività divulgativa e scientifica in collaborazione con Enti locali, Università, Scuole di ogni ordine e grado, Associazioni culturali, sportive e di promozione sociale e con una fattiva cooperazione nei compiti di Polizia. Un augurio sincero ai nei Agenti del corso “Alpe Cermis” che oggi hanno giurato, affinché possiamo presto applaudirli e accompagnare la loro salita su podi importanti, orgoglio della nostra Patria”.
La cerimonia si è conclusa con la consegna degli attestati di benemerenza al personale in servizio presso la Scuola che si è particolarmente distinto nello svolgimento delle attività istituzionali.
Nel clima di festa per il 109° Anniversario di fondazione dell’antico istituto di formazione, si è svolto anche il giuramento del 63° Corso Allievi Agenti “Alpe Cermis”.
Quattordici atleti hanno cucito le mostrine sulla divisa: da oggi sono Agenti del Corpo Forestale dello Stato. “Vi siete già distinti come atleti del Gruppo Sportivo Forestale – ha sottolineato il Comandate D’Autilia -, con risultati che sono andati ad impreziosire il medagliere forestale. Per la Scuola che vi ha formato e per il Corpo forestale dello Stato voi siete degli eccezionali testimonials di quei valori che animano i forestali quotidianamente impegnati nell’attività di servizio; abnegazione, determinazione, impegno, solidarietà tra compagni, lealtà nei confronti degli avversari vi consentiranno di raggiungere ogni meta. Attendiamo con voi quei risultati che l’orgoglio di campioni vi impone più severamente delle nostre migliori aspettative. Il Corpo e tutti gli italiani sono con voi per sostenervi nella fatica, pronti a gioire allo sventolare del tricolore. Adesso da forestali proseguite quel sentiero di elezione che segna il percorso della competizione sportiva”.
Il Comandante della Scuola in riconoscimento dell’attività sportiva espletata dagli agenti del 63° corso “Alpe Cermis”, che hanno giurato solennemente fedeltà alla Repubblica, ha consegnato in dono il libro della Scuola.
Ecco l’elenco completo dei 14 atleti:
– Arti marziali: Giorgia Gargano (Karate);
– Atletica leggera: Roberta Bruni (Salto con l’asta), Ottavia Cestonaro (salto triplo) e Federica Del Buono (mezzofondo);
– Nuoto: Valentina Zonno (farfalla);
– Pugilato: Riccardo D’Andrea, Raffaele Munno e Guido Vianello;
– Scherma: Martina Sinigallia (Fioretto);
– Sport invernali: Emanuele Buzzi (sci alpino), Emanuel Rieder (slittino) e Elisa Vittozzi (biathlon)
– Tiro a segno: Dario Di Martino (pistola);
– Tiro a volo: Valerio Grazini (fossa olimpica).