Cassa integrazione, Paolucci: “A Rieti l’incremento più elevato di ore concesse”

Sono state 233457 le ore di cassa integrazione autorizzate a Rieti e provincia nei primi quattro mesi del 2024. Un numero in forte crescita rispetto al primo quadrimestre 2023, quando ne erano state autorizzate 125369. Sono i numeri che emergono dallo studio del Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della Uil.

“Tradotto in percentuale – spiega Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e Sabina Romana – significa un dato in crescita dell’86,2 per cento. Incrementi molto simili a quello registrato a Rieti possiamo ritrovarlo in altri territori italiani come Novara (86,4%), Prato (82,4%), Oristano (88,5%). Mentre la vicina Terni si assesta a un più 69 per cento”.

“Restringendo invece il confronto con le altre province del Lazio – aggiunge Paolucci – scopriamo che la nostra provincia è quella che ha registrato l’incremento più elevato. Segue Latina, che comparando i due quadrimestri ha fatto registrare un aumento del più 83,6 per cento. Mentre tutte le altre province, sebbene con numeri assoluti differenti, ha visto flettere le ore di cassa integrazione. Nella Capitale il dato è sceso al meno 42 per cento, a Frosinone al meno 43,6 per cento, mentre a Viterbo la discesa si è arrestata al meno 24,9 per cento. Globalmente quindi la regione vede scendere le ore di cassa integrazione: da oltre 18milioni nei primi quattro mesi del 2023 a quasi 11 milioni nel primo quadrimestre del 2024, che corrisponde a un meno 39,7 per cento”.

“Ci sono stati periodi peggiori, con ore di cassa integrazione più elevate rispetto al primo quadrimestre 2024 – conclude l’esponente sindacale – Ma ciò non toglie che anche oggi c’è bisogno urgente di fornire risposte appropriate per tutelare i lavoratori reatini coinvolti e assicurare loro il rientro immediato nel mercato del lavoro – A queste latitudini le crisi aziendali si susseguono, prova ne sono anche i numeri del primo bimestre di quest’anno, quando le ore autorizzate sono state 219640 contro le 89205 del primo bimestre 2023. Una tendenza che si sta consolidando e che non promette nulla di buono per le lavoratrici e i lavoratori reatini”.