Domenica 2 giugno, alle ore 21, presso il Teatrino Comunale di Labro, in occasione dell’anniversario della scomparsa di Rino Gaetano, avrà luogo lo spettacolo con Luca Violini e Giulia Bellucci dal titolo: “Che andavo troppo forte? Rino Gaetano un giullare perbene”. Ingresso gratuito con prenotazione al 320 5623974.
L’evento fa parte del progetto generale di rigenerazione culturale e sociale del Comune di Labro che ha vinto il bando nell’ambito del PNRR – M1C3 – “Attrattività dei borghi storici” finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU. Lo spettacolo “Che andavo troppo forte? Rino Gaetano un giullare perbene” è molto di più della storia di un cantante di successo, rivissuta nei minuti tragici che vanno dall’incidente stradale sulla Nomentana del 1981 al momento dell’arrivo dei soccorsi, quando le luci si spengono su una vita controversa, vissuta con sarcasmo e ironia, lungimiranza inaspettata e preveggenza, dicono in molti.
Rino Gaetano è di per sé un personaggio difficile ma l’interpretazione data dall’attore e doppiatore Luca Violini e dall’attrice Giulia Bellucci, su testo che ha avuto la consulenza letteraria di Paolo Logli, ci presenta un cantautore consapevole e riflessivo, graffiante e testardo, ma che, anche di fronte alla morte, alla sua morte, non rinuncia a giocare con le parole, a lanciare messaggi, a prendersi beffa delle regole, delle istituzioni, del potere costituito, della politica. Le canzoni di Rino accompagnano, sia come musiche di scena che come video, montati da Daniele Frontini, che irrompono a sorpresa e fanno da contenitore per una serie di suggestioni, di stati d’animo, di piccoli schizzi ad acquarello che danzano sulle armonie delle canzoni immortali di un artista che andava davvero, già da allora, troppo forte.
Uno spettacolo che si annovera fra i tanti appuntamenti di spessore e qualità che da sempre arricchiscono il Cartellone degli Eventi estivi del Comune di Labro. La sindaca di Labro, Irene Urbani, sottolinea come, tra i tanti obiettivi del Progetto di rigenerazione del Borgo ci sia quello di “Consolidare la sua vocazione naturale, che è quella turistica e culturale. Accanto a questo – prosegue la sindaca – quella di costruire un’offerta capace di superare la stagionalità che caratterizza il nostro borgo”.