In qualità di residenti di Via Pratolungo e Via Cese, riteniamo opportuno portare a conoscenza di tutta la cittadinanza quanto accadrà domani, sabato 24 maggio, nella frazione di Chiesa Nuova e nello specifico in queste due vie.
Si tratta di due vie storiche, il cui nome risulta essere già da più di cento anni sui documenti e che domani, su iniziativa del parroco e di pochi altri a lui vicinissimi (alcuni di essi neppure residenti qui) hanno deciso di cancellare dalla toponomastica via Pratolungo e via Cese intitolandole rispettivamente a Don Lino Baruzzi e Don Vittorio Giusto, due ex parroci della parrocchia di Chiesa Nuova.
Una decisione presa autonomamente da queste persone, senza alcun coinvolgimento di nessun altro residente, fuorché, gli ormai pochi frequentatori della chiesa, anche loro, tuttavia, informati per sentito dire, ma mai consultati.
Si tratta di una decisione che riteniamo essere un vero e proprio sopruso, considerando le noie, come anche le spese, legate ai tanti adempimenti che una variazione di questo genere comporta (modifica dei documenti di riconoscimento, dei documenti bancari e postali, iscrizioni al registro imprese per le aziende, motorizzazione, Aci, ecc), ma quello che riteniamo ancor più inaccettabile è che tutto questo sia stato avallato dal sindaco Simone Petrangeli che, nonostante sia stato sollecitato nella giornata di ieri da più persone a sospendere l’iniziativa di intitolazione programmata per domani pomeriggio, per così permettere di organizzare un momento di confronto tra i residenti e portare a votazione, democraticamente, la scelta del cambio, si è limitato a scaricare la gestione della vicenda sul parroco.
Possibile che un’amministrazione, la cui campagna elettorale a sostegno dello stesso sindaco, basata sull’inclusione (basti ricordare lo slogan “Mettici del tuo”) permetta che tutto ciò prosegua noncurante delle rimostranze di diversi residenti?
Abbiamo avuto modo di parlare direttamente anche con gli assessori Carlo Ubertini, Alessandro Mezzetti, e Andrea Cecilia (assessore all’urbanistica), che si sono dichiarati ignari di tale situazione e, nel caso specifico di Cecilia anche del tutto contrario a rinominare vie. Ci chiediamo se il sindaco Petrangeli abbia condiviso con qualcuno della sua Giunta una decisione del genere (che tra l’altro, da quanto ci è dato sapere, necessità di un iter burocratico piuttosto lungo) o se si tratta semplicemente di un favore personale concesso al parroco.
Qualora la cerimonia non venisse sospesa, ci informeremo se tutte le procedure siano state rispettate e, comunque, anche se ciò venisse accertato, il fatto denota la cattiva capacità del sindaco di far valere i diritti dei propri cittadini e di saperli rappresentare degnamente nelle questioni che dovrebbero riguardare la vita civile e non quella religiosa.
Alcuni residenti di via Pratolungo e via Cese.