L’emozione di varcare un limite. Una bella esperienza questa escursione ai confini tra Lazio e Abruzzo con partenza da Castelluccio, passaggio per Roccaberardi, tappa a Santa Lucia delle Castagne e al suo Museo.
Ai margini dello sguardo, a monte o a valle, Leofreni, Campolano, Girgenti, Tonnicoda, Marcetelli, il Lago del Salto, a volte al dì qua, a volte al dì là di quell’antico limite, di quella che è, secondo gli studi e le pubblicazioni di Luciano Bonventre, la linea di confine più antica d’Europa, perché dal 1140 all’Unità d’Italia rimaneva, per più di settecento anni, a marcare il confine tra il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio.
Guida d’eccezione proprio Luciano Bonventre, studioso e profondo conoscitore delle vicende storiche del Cicolano. Il gioco immaginario del controllo dei documenti e delle merci si è quasi materializzato nella mente degli escursionisti che si sono ritrovati sulle traiettorie delle vecchie guardie di frontiera, degli antichi contrabbandieri e dei noti briganti.
L’eco del superamento dei confini che da qualche anno vive l’Europa, in quei luoghi rimane ancora di più sullo sfondo: le vicende storiche, le guerre, le nuove amicizie attenuano i rancori, proiettano lo sguardo nel futuro. La giornata dal clima incerto, tra brevi sprazzi di sole e nuvole, dava come un senso di precarietà ma anche una forza di andare verso quell’antichissimo confine, fino all’appagamento nell’ averlo raggiunto.
Qualche utile approfondimento si può trovare nel libro ” I luoghi del Risorgimento nel Comune di Pescorocchiano” a cura del Comune di Pescorocchiano con il contributo della Regione Lazio pubblicato in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, e stampato dalla Libreria Artigiana di Rieti.
Sandro Aruffo