Anno 1656, a Roma c’è la peste, ma Pulcinella non si interessa del rischio del contagio. Organizza un banchetto in una strada per festeggiare l’eredità che ha ottenuto dalla morte del padrone Don Pasquale. In compagnia di Coviella e di alcune donne , anche loro “ereditate” dall’ex padrone ( la moglie Colombina sembra sia stata portata via dalla Peste) si dà alla pazza gioia.
La peste di Pulcinella ovviamente è metafora delle pandemie di tutti i tempi, e del cambiamento sui costumi che inevitabilmente portano. Poi avviene l’impensabile : Pulcinella torna ad incontrare la sua Colombina in una zona franca tra il sogno e la realtà e ci sarà da ridere, ma non solo. In questo spettacolo continua anche il lavoro di Giordano sulla maschera di Pulcinella e sulle contaminazioni con altri caratteri della Commedia dell’Arte che Pulcinella ha avuto nel suo sviluppo approdando da Napoli, dove è nato, nella Roma del Barocco.
Come ha scritto il critico teatrale Sanfilippo “ Giordano/Pulcinella entra in una dimensione irreale e ci conduce nel libero dominio della fantasia , dove la fabulazione e la comicità rivelano una scrittura intrisa di passioni”. Con Renato Giordano (Pulcinella) che cura anche la regia sono in scena Nunzia Plastino (Colombina), Maria Elena Pepi (Rosetta), Livia Cascarano (Coviella) e Roberto Gagliardi (Prete, Don Pasquale). Musiche originali del maestro Vito Ranucci. Lo spettacolo avrà luogo Sabato 27 aprile nell’ambito della rassegna di spettacolo dal vivo “A porte Aperte 2024” del Comune di Mompeo (Rieti) presso Sala Fabrizio Naro Castello Orsini Naro, con ingresso libero Sabato 27 aprile ore 18.00