MATTEO SIMEONI: SANITA', NEGATIVA LA GESTIONE ASL

Matteo Simeoni

“Il bilancio di mandato sull’attività dell’Asl di Rieti non mostra quel valore aggiunto in termini di efficienza ed efficacia che doveva garantire la nuova direzione generale. In cinque anni, infatti, le soluzioni proposte dalle varie commissioni istituite per affrontare le criticità della sanità, allo stato attuale, aldilà di un’azione propagandistica probabilmente per fini elettorali, non hanno trovato riscontro”.

Lo dichiara Matteo Simeoni, responsabile provinciale del Dipartimento Politiche sociali e del lavoro del Pdl.

“Il potenziamento dell’assistenza domiciliare – prosegue – non è stato attuato, il rafforzamento del reparto materno-infantile del De’ Lellis, nonostante i 1500 bambini con patologie dell’età evolutiva, risponde a malapena alle esigenze di poche decine di pazienti. L’accordo con i medici di base per la diminuzione del carico di utenza del pronto soccorso non è stato mai attivato e le liste di attesa nella realtà hanno raddoppiato i tempi: i dati resi noti dall’Asl mostrano, infatti, solo un aspetto parziale. Restano fortemente criticabili, inoltre, i provvedimenti che hanno visto sdoppiare reparti e settori con il fine di moltiplicare incarichi dirigenziali e primariati”.

“All’inizio del suo mandato – aggiunge Simeoni – il direttore generale aveva proposto un modello di riforma del servizio sanitario locale che prevedeva una sorta di sistema piramidale al cui vertice era l’ospedalizzazione, da considerare l’ultima risorsa a cui attingere in un percorso che doveva valorizzare la sanità intermedia, per poi arrivare a ottenere dalla Regione l’accreditamento delle rsa, dei centri di riabilitazione e l’hospice”. “Una allocazione più efficace delle risorse economiche – conclude l’esponente del Pdl – avrebbe garantito almeno una parziale applicazione del sistema proposto. I risultati positivi di questo fine mandato sono pochi a fronte di un peggioramento dello stato di salute della sanità reatina. Per questo è imprescindibile un cambiamento sostanziale per rimettere al centro dell’azione di intervento le esigenze della persona”.