Le denunce della Iovinella confermano quello che sosteniamo da tempo

Festucci, Sebastiani, consiglieri comunali d'opposizione al Comune di Rieti

I rilievi contenuti nel documento a firma dell’attuale Segretaria Generale e riportati nelle pagine locali de Il Messaggero di domenica scorsa, confermano le perplessità sollevate fin dall’inizio della consiliatura da questa parte della minoranza.
I controlli interni all’Ente e formalizzati nel Report relativo al 4° trimestre 2013, che peraltro ribadisce quanto già denunciato nei precedenti, evidenziano la mancanza assoluta di trasparenza.
Il mancato esperimento di procedure ad evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi pubblici lo sollevammo in uno dei primi consigli comunali quando portammo all’attenzione della Città gli illegittimi affidamenti alla Coop. Nemo senza alcuna procedura comparativa e le continue proroghe concesse alla Gemeaz Cusin per il servizio di refezione scolastica, senza esserci traccia della predisposizione di un regolare bando, come la normativa prevede.
Similare discorso per la concessione dei servizi di custodia e manutenzione degli impianti sportivi al Consorzio Pegaso.
Oggi ci accorgiamo che gli affidamenti dei servizi di trasporto pubblico locale e igiene urbana all’Asm non solo non potevano essere fatti ma sono materia di stretta competenza del consiglio comunale e non della giunta.
Che all’Informagiovani vengono frazionati in maniera illegittima gli affidamenti per eludere il tetto della soglia contrattuale che, se rispettata, imporrebbe di esperire un avviso pubblico prima di svolgere qualsiasi tipo di affidamento.
Come per il bando di sorveglianza sanitaria per la scelta del medico competente dell’Ente, pubblicato e ritirato in autotutela per ben cinque volte, l’ultima delle quali dopo aver aperto due delle quattro buste contenenti l’offerta.
Con conseguente danno erariale per l’Amministrazione atteso che il bando prevedeva il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa partendo da una base d’asta di 75 mila euro. Oggi quel servizio, scaduto il 31 luglio scorso, all’Amministrazione costa, in tre anni, 40 mila euro in più.
Nonostante ciò si continua a prorogare l’incarico all’attuale medico in odore di Fondazione Varrone.
Oppure dovremmo parlare della concessione dei locali di Via Lama alla Cooperativa I Cucciolosi che li detengono da luglio dello scorso anno senza avere prima di aprile 2014 alcuna autorizzazione per svolgervi attività di micro asilo nido. Locali concessi senza il rispetto delle procedure di concorrenza e trasparenza.
Problematiche, quest’ultime due, già attenzionate dalla Commissione Controllo e Garanzia.
Alla luce di tutto questo rimane da chiedersi se la politica sia in qualche modo responsabile e se gli atti dirigenziali siano il frutto di scelte autonome del singolo e non, invece, come pensiamo noi, il risultato di precise indicazioni provenienti dall’alto.
L’attuale tendenza legislativa, che obbliga a rispondere solo i dirigenti e i funzionari delle scelte che compiono nel momento in cui appongono la loro firma su quella o sull’altra determina, ha ancora senso o andrebbe rivista chiamando alla responsabilità tutti coloro i quali quegli atti li indirizzano politicamente.
Lo dichiarano i consiglieri comunali Andrea Sebastiani e David Festuccia.