Allagamenti con ripetuti danni economici per gli abitanti e strade pericolose che mettono a repentaglio l’incolumità delle persone, soprattutto di bambini e anziani.
Queste le segnalazioni cadute nel vuoto da parte degli abitanti di Maglianello Basso, frazione di Rieti “dimenticata” dall’amministrazione comunale. Una situazione in merito alla quale il Movimento civico Rieti Virtuosa chiede un intervento urgente del sindaco e dell’assessore competente finalizzato a risolvere problematiche che, oltre a provocare periodicamente danni economici ai residenti, rischiano di mettere a repentaglio anche la vita di molti di loro. La prima vicenda, che ha portato già nell’autunno 2012 ad una raccolta firme tra una settantina residenti che fu presentata al Comune di Rieti senza ottenere alcuna risposta (la raccolta firme è datata 21/09/2012 e risulta consegnata ufficialmente all’Urp del Comune di Rieti il 30 ottobre 2012), riguarda i periodici allagamenti subiti dagli abitanti in seguito al maltempo. Allagamenti che nel 2012 provocarono diverse migliaia di euro di danni sostenuti dai residenti e che risulterebbero causati dall’incapacità dell’attuale impianto fognario di smaltire le portate di acqua maggiorate a causa delle piogge oltre che da acque provenienti dalla montagna che canalizzandosi per le strade trasversali alla via Salaria avrebbero formato dei veri propri fiumi di acqua, fango e detriti.
La seconda questione rimasta in sospeso riguarda la pericolosità dell’attraversamento stradale vicino al bar di Maglianello basso in quanto i veicoli arrivano in prossimità delle strisce pedonali a velocità sostenute, ben oltre i 50 chilometri orari segnalati. Strisce pedonali utilizzate soprattutto da bambini, ragazzi e anziani che vogliono raggiungere la piazzetta o la chiesa. In merito alla questione un residente, Primo Lunari, aveva richiesto al Comune, facendosi portavoce di un’esigenza sentita da tutta la frazione, l’installazione di un impianto semaforico o altri strumenti di controllo in grado di ridurre la velocità dei veicoli, ottenendo in questo caso un mero rimpallo di responsabilità – testimoniato da uno scambio di email partite dalla segnalazione di Primo Lunari del 25/08/2013 con risposte fornite rispettivamente il 05/09/2013 dal comandante Aragona e il 19/03/2014 dall’Anas – tra il comandante della Polizia municipale Aragona, che sosteneva che la competenza era dell’Anas, e l’Anas, che ribadiva invece la competenza del Comune nel proporre l’installazione di strumenti per il controllo della velocità. Con il risultato di un nulla di fatto anche in questo caso.
Ricordiamo che da Statuto Comunale, ad entrambe le istanze l’Amministrazione dovrebbe dare risposta entro un mese come previsto dall’articolo 19.