“Approvati i progetti di rifacimento della rete viaria di via Terenzo Varrone, di via Sant’Agnese e di piazza Oberdan, grazie al lavoro dell’ufficio tecnico del Comune di Rieti, dunque, avanza il processo di riqualificazione del nostro centro storico che l’allora Assessorato ai Lavori pubblici varò nel 2021 grazie ai fondi ministeriali “della qualità dell’abitare“.
Ben 17 milioni di euro di finanziamento, ai quali si deve anche la possibilità di realizzare l’ascensore del Pincetto e di recuperare i complessi di palazzo Javarroni, dell’ex Manni e dell’ex ospizio Cerroni, come pure le arterie di via Garibaldi, di via Cintia, di Largo Cairoli e di piazza del Suffragio. Resta ferma la necessità che l’attuale esecutivo si adoperi per affiancare agli interventi materiali le azioni tese a ripopolare il nostro centro storico.
Un traguardo da perseguire mediante un piano per la pulizia, la sicurezza e le iniziative culturali nella città interna alle mura, ma anche attraverso l’avvio della raccolta differenziata e l’abbassamento della Tari in favore dei commercianti e dei residenti locali, anche al fine di incentivare la riduzione degli affitti e la nascita di nuove attività commerciali.
Si impone, altresì, la necessità di avviare le indagini volte a individuare gli operatori e le funzioni cui affidare il futuro dell’ex mercato coperto e degli altri edifici da riqualificare. Diversamente, così com’è accaduto per i lavori dei Plus, andremmo incontro al rischio di spendere soldi in edifici e in altri oggetti inanimati, in un centro ridotto ad una sorta di paesaggio lunare. Pertanto è tempo di agire per mettere a frutto le opere ereditate dalla giunta Cicchetti, attingendo ai tanti fondi ottenuti dalla precedente amministrazione l’occasione storica di riqualificare, ma anche di rianimare tutto il nostro territorio”.
Così nella nota il consigliere Antonio Emili