Al via la forzatura del Governo e della Regione Lazio sul dimensionamento scolastico: colpita anche la provincia di Rieti. L’accorpamento riguarderà l’Istituto Comprensivo “Antonio Malfatti” di Contigliano che verrà aggregato a partire dal prossimo anno scolastico all’Istituto Comprensivo di Montasola e non all’Istituto Pascoli come erroneamente riportato nei giorni scorsi da alcune organizzazioni sindacali.
Con una impuntatura politica degna di miglior causa attraverso la deroga approvata dal CdM del 28 dicembre 2023 il Ministro Valditara ha pervicacemente perseguito l’obiettivo di dare corso immediato, già a partire dall’anno scolastico 2024/2025, alla riduzione delle autonomie scolastiche. Così, con la delibera del 4 gennaio 2024 che dispone la riduzione di 20 autonomie nel Lazio, la giunta Rocca sceglie di abdicare al proprio ruolo politico contraddicendo le proprie decisioni già assunte e azzera quanto disposto pochi giorni prima dalla delibera votata all’unanimità dalla Conferenza regionale permanente il 19 dicembre.
La delibera in questione non prevedeva riduzioni della dimensione dell’attuale rete scolastica regionale ma avviava un percorso partecipato di tavoli tecnici per la costruzione di un piano condiviso con scuole, municipi, comuni e province. Anche la provincia di Rieti subisce la forzatura di un taglio calato dall’alto sulla rete scolastica
provinciale. Nonostante le specifiche fragilità di un territorio con una complessa rete policentrica di aree interne, comuni appartenenti al cratere sismico e zone montane, si è ritenuto di procedere comunque senza alcuna deroga. L’accorpamento riguarderà l’Istituto Comprensivo “Antonio Malfatti” di Contigliano che verrà aggregato a partire dal prossimo anno scolastico all’Istituto Comprensivo di Montasola e non all’Istituto Pascoli come erroneamente riportato nei giorni scorsi da alcune organizzazioni sindacali.
Il coinvolgimento della Pascoli avrebbe reso se possibile ancor più privo di senso un provvedimento che nel metodo e nel merito riteniamo profondamente miope ed errato oltre che per alcuni versi di dubbia legittimità. La FLC CGIL continua a ritenere che l’unico dimensionamento ragionevole è quello volto al miglioramento della rete scolastica, costruito dal basso con la partecipazione delle scuole, dei Comuni e dei cittadini operato all’interno di progetto complessivo di rilancio e sviluppo di tutto
il territorio provinciale.