Il Consiglio Comunale di Rieti, riunitosi il 20 dicembre a approvato, con il voto favorevole della maggioranza, tutti i punti all’ordine del giorno, a partire dalla volontà di aderire alla possibilità concessa dall’art. 21 – ter comma 1 D.L.104/2023 convertito in Legge 126/2023 per la riformulazione del Piano di Riequilibrio pluriennale.
Di seguito una dichiarazione dell’assessore al bilancio e al patrimonio, Andrea Sebastiani:
“In questi giorni sono emerse notizie relative alle finanze comunali sulle quali è bene fare chiarezza, soprattutto in relazione alla richiesta della Corte dei Conti di aumentare il fondo crediti di dubbia esigibilità. Innanzitutto, è bene sottolineare che nessuna responsabilità può essere imputata all’attuale Giunta che si è insediata a luglio 2022 mentre il Piano di riequilibrio, della durata di 10 anni, che ha riguardato il Comune di Rieti è terminato il 31 dicembre 2022. Oltretutto, alcune criticità sono state segnalate dalla Corte dei Conti il 10 agosto 2023, quindi a Piano di riequilibrio ormai chiuso da mesi, e sono riferite a problematiche del bilancio risalenti addirittura all’approvazione del Piano stesso, dunque al lontano 2013. Fortunatamente, però, il Governo Meloni ci consegna una norma di cui possiamo cogliere l’enorme opportunità in quanto Comune ricadente all’interno del cratere sismico e cioè la facoltà di riformulare un piano di riequilibrio limitatamente al maggior disavanzo prodotto dall’aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità, calcolato in maniera errata. Problematica, questa, che ci vede in compagnia di tanti altri Comuni che hanno mal costruito il fondo non avendo ricompreso nel calcolo alcuni capitoli di entrata, fin dall’introduzione della contabilità armonizzata.
Come al solito la minoranza ha mancato di coerenza rispetto ad una decisione che si rende necessaria proprio in conseguenza della scelta fatta dall’Amministrazione Petrangeli nel 2013, di coraggio per non aver riposto speranze nella possibilità di ottenere risorse ‘a fondo perduto’ contenute nella legge di bilancio in via di approvazione, e di responsabilità sperando forse di mandare il Comune in dissesto dopo 10 anni di enormi sacrifici chiesti ai cittadini. La minoranza ha scelto, dunque, di astenersi nel Consiglio comunale di ieri ribadendo, purtroppo, per l’ennesima volta di non aver alcun interesse per le sorti di Rieti ma di comportarsi esclusivamente in maniera strumentale e di essere lontana dalla concretezza e dalla serietà richieste a chi amministra un ente pubblico”.