“Destano forte preoccupazione i dati aggiornati al mese corrente riguardanti la Cigo e la Cigs in provincia di Rieti. La Cigo infatti da dicembre 2009 a gennaio 2010 è passata da 27.169 a 41.709 ore, mentre la Cigs da 80.112 si è attestata a 25.957 ore. Ciò che sconcerta è il dato complessivo riferito al numero di lavoratori coinvolti nel fenomeno, che dai 248 del 2008 sono arrivati ad oltrepassare i 700 del 2009 ”.
Bruno Pescetelli, segretario generale della Cisl e Giuseppe Ricci, responsabile del mercato del lavoro Cisl, sottolineano la gravità del fenomeno definendo: “allarmante quanto sta accadendo sull’occupazione nelle PMI del nostro territorio” tanto da chiedere un immediato intervento della Regione al fine di allungare il periodo di sostentamento avviato da alcuni mesi sui redditi più bassi, con sostegni mirati all’attivazione degli ammortizzatori sociali in deroga.
“Ciò che è accaduto -spiegano Ricci e Pescetelli- deve far riflettere. Il primo dato conferma l’inarrestabile perdita di posti di lavoro, mentre il secondo mette in luce l’evoluzione del fenomeno che ha portato le PMI ad adottare la mobilità, soprattutto perché al momento, le richieste relative agli ammortizzatori sociali in deroga, non vengono ancora conteggiate (basti vedere, ad esempio, il caso verificatosi ad Autocapital e Autoquattro).
L’altro dato da analizzare -continua il segretario generale della Fim- è il numero di iscritti alle liste di mobilità che è passato da 1200 (il dato è comprensivo di tutti i lavoratori iscritti, con o senza indennità) a circa 1000. Di questi, purtroppo -conclude Ricci- la stragrande maggioranza non è tornata al lavoro, come si potrebbe erroneamente credere, ma viceversa ha terminato il periodo per il quale gli spetta il diritto di iscrizione alle liste, così da restarne drammaticamente fuori come sta accadendo ai lavoratori di Nuovi filati cellulosa, Oliit, Omicron”.