‘La “dotta” citazione di Antonetti “s’è svegliato!” è stata probabilmente originata da un brutto risveglio o dalla suoneria, molto in voga in questo periodo, di qualche telefonino…“cellulare”.
Sul complesso ex "Manni" è stato necessario, infatti, svegliare l’Ater e solo dopo le sollecitazioni del Comune di Rieti si è probabilmente arrivati alla definizione di un bando per l’assegnazione degli alloggi pronti ormai da moltissimo tempo.
Nella risposta di Antonetti mi sorprende e mi preoccupa il riferimento alle lettere anonime “interne” che il “maghetto” presidente attribuisce al suo personale.
A tal proposito sarebbe opportuno che i sindacati intervengano al più presto a tutela dei lavoratori Ater, trattati come dei “sospettati sul posto di lavoro”.
Circa le manutenzioni diciamo la stessa cosa, ma l’interpretazione è totalmente diversa, con il risultato che Ater arbitrariamente riversa sui conduttori spese che devono essere a carico della proprietà (es. sostituzione caldaie).
Il contenzioso per il recupero della morosità è aumentato per l’applicazione d’ufficio di maggiorazioni di canoni senza chiedere ufficialmente la situazione reddituale; per i canoni errati e non ricalcolati; per i conguagli promessi e mai fatti e perché non è mai stata comunicata la possibilità di riduzione del canone per i soggetti in cig e mobilità. Il tutto per aumentare le difficoltà di chi già si trova in situazione di disagio! Ma l’interesse primario è stato il gioco di potere per una gestione unanime dell’ente. Unanimità che spesso si confonde con consociatività.
A tal proposito, infine, non capisco come mai non vengano sostituiti i membri mancanti o incompatibili del cda: forse per non rovinare, con nuovi ingressi post-Marrazzo, l’ "affiatamento" all’interno dell’organo volitivo?