“Ho letto con sconforto le dichiarazioni del consigliere comunale Davide Festuccia: lo sconforto di chi cerca di confrontarsi con tutti i possibili interlocutori per avviare un dialogo costruttivo per il territorio e riceve in risposta inspiegabili attacchi, probabilmente dettati dalla necessità di farsi pubblicità sui media locali.
Forse Festuccia, avendo ricevuto solo recentemente la delega al Turismo, è ancora prigioniero di un modus operandi che non contempla la possibilità di creare sinergie sul territorio, forse il concetto di fare sistema è atipico presso il Palazzo comunale, ma ciò comunque non giustifica il tentativo di buttare in barzelletta un’iniziativa che vuole essere, e sicuramente lo sarà, un momento di crescita per tutti i soggetti interessati alla crescita del territorio.
Ricordo al consigliere Festuccia che il tavolo promosso dal mio assessorato vuole creare i presupposti per intraprendere una strada comune per la promozione, diffusione e programmazione di un lavoro che l’Amministrazione provinciale porta avanti da tempo, tra cui il Cammino di Francesco.
Le sue parole – definire casette dei villaggi attrezzati mi sembra un po’ troppo riduttivo – non mi sembra però siano volte a questo spirito collaborazione ma ad un’azione denigratoria, non solo verso questa Amministrazione, ma verso tutti i soggetti che ieri hanno partecipato attivamente all’incontro. Con sconforto devo perciò registrare che il suo modo di fare non si discosta pertanto da chi fino ad ora l’ha preceduto e conferma che il Comune di Rieti non ha assolutamente un quadro chiaro su uno sviluppo turistico della propria città. Ci si riempie la bocca, da sei mesi a questa parte soltanto di Reate Festival, una importantissima iniziativa ma certamente non la panacea di tutti i mali.
Invito perciò il consigliere Festuccia ad avere rispetto del lavoro che questa Amministrazione sta conducendo in collaborazione con gli operatori pubblici e privati di questa provincia e di aggregarsi in maniera costruttiva.
Viceversa a quanto lui crede, io sostengo che il Primo tavolo sul turismo è stata un occasione, più unica che rara negli ultimi anni, di confrontarsi e far confrontare gli operatori, cercando di farli conoscere ed uscire una volta per tutte dagli steccati politici. Sono convinto che ieri sia stato fatto un passo in avanti e non, invece, di aver perso tempo.
Abbiamo ascoltato i territori, fatto parlare gli operatori, gli abbiamo detto che un disegno comune sul rilancio turistico di questo territorio è possibile se e solo se ognuno non prende la propria strada ma si fa sistema con gli altri.
Abbiamo indicato una seconda data per rivederci, abbiamo illustrato le azioni che stiamo ponendo in essere sul Cammino di Francesco e sulla Via del Sale per esempio.
Noi proseguiamo il lavoro avviato e portato avanti faticosamente ogni giorno invece di perdere del tempo a cercare gloria personale con dichiarazioni farneticanti”.