Per mancanza personale rischio accorpamento reparti traumatologia e ortopedia

Ospedale De Lellis Rieti

Nuovo allarme alla Asl di Rieti a causa della carenza di personale: nell’impossibilità di coprire i turni e garantire i periodi di riposo previsti dalla legge, dal prossimo mese i reparti di ortopedia e traumatologia dell’ospedale de Lellis potrebbero subire un accorpamento con conseguente riduzione a soli 15 posti letto effettivi. A lanciare l’allarme è il segretario della Uil Fpl di Rieti, Domenico Teodori.
“Quanto sta accadendo è indecente. Questa mattina, in ospedale, sono venuto a conoscenza di alcune voci che, se troveranno conferma, saranno un chiaro segnale di cosa la Regione Lazio ha intenzione di fare del sistema sanitario locale di Rieti. Nonostante questa organizzazione sindacale abbia urlato, in più occasioni, per denunciare la gravissima situazione legata alla carenza di personale e si sia battuta per mettere in evidenza, e quindi scongiurare, le conseguenze che la mancanza di deroghe alle assunzioni da parte della Regione avrebbero comportato, tutto è stato lasciato cadere.
E intanto il De’ Lellis e la sanità reatina perdono pezzi. Oggi le criticità riguardano il reparto di ortopedia. Secondo quanto riferitomi la situazione sarebbe precipitata dopo il trasferimento di un dirigente medico ad altra Asl, che ha ridotto la pianta organica del reparto a un solo dirigente medico di 2° livello e 5 dirigenti medici di 1° livello, di cui uno inibito ai turni di sala operatoria e turni di guardia o reperibilità dal medico competente, ed in procinto di prossimo pensionamento.
Le ripetute richieste di personale da parte del primario sono rimaste inascoltate ed oggi, quindi, i turni vengono espletati da 4 unità mediche, numero insufficiente ad assicurare il servizio. La soluzione prospettata, dunque, sembra essere l’accorpamento dei reparti di ortopedia e traumatologia con la riduzione dei posti letto a 15 effettivi e la conseguente riduzione delle sedute operatorie a solo 3 settimanali. Con buona pace dei pazienti reatini costretti ad emigrare verso altri ospedali con, è il caso di dire, le ossa rotte.
Ormai ci appare chiara la strategia della giunta Zingaretti nei confronti di Rieti. Con cinismo tutto romano si è deciso di smantellare il servizio della sanità pubblica nel nostro territorio ed il diritto alla salute dei reatini non attraverso provvedimenti mirati, bensì prosciugandone le risorse umane e costringendo il Direttore Generale di turno a ridurre i servizi. VERGOGNA!!!
La UIL FPL è pronta ad appoggiare tutte le iniziative che la direzione generale vorrà mettere in essere per far valere il diritto all’assistenza sanitaria di chi vive a Rieti e, come già da tempo sostenuto, torniamo a ribadire che se Rieti e la sua Provincia non vengono considerati alla stregua di Roma e della sua provincia, allora non possiamo accettare di continuare a far parte di una regione che fa dei distinguo tra cittadini di serie A e cittadini di serie B”.