Gli appuntamenti artistici per il progetto residenziale di Maurizio Igor Meta

La Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina sta ospitando la residenza di Maurizio Igor Meta per il progetto “Linea Gustav” all’interno della Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina – Terrarte 2023 fino al 30 ottobre nel Comune di Casperia.

La Residenza è nata con la collaborazione di BJCEM – Rete BJCEM – Association Internationale pour la Biennale des Jeunes Créateurs d’Europe et de la Méditerranée/Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo e ARCI Nazionale.  

Di seguito gli appuntamenti artistici per il progetto residenziale di Maurizio Igor Meta:

–       Verrà realizzata una prova aperta del progetto “Linea Gustav” dedicato alla comunità locale venerdì 27 ottobre, ore 21 presso c/o la Sala Conferenze della Biblioteca Comunale di Casperia “Renzo Di Mario“,  Piazza Vittorio Emanuele n. 5, Casperia (RI). Ingresso gratuito.

–       Sabato 28 ottobre dalle 15 alle 19 e domenica 29 ottobre dalle 10 alle 13 Natasha Czertok condurrà un workshop di alta formazione dedicato agli studenti universitari della Tuscia, con la presenza e la collaborazione di Maurizio Igor Meta e organizzato dal Centro Universitario Teatrale di Viterbo – CUT La Torre presso la Sala Cardinal Forteguerri, Casa dello Studente di San Sisto (VT). Info: 3482865978 – email: cutlatorre@unitus.it La Partecipazione è gratuita.

–      Domenica 29 ottobre dalle 17:30 presso il foyer del Teatro dell’Unione di Viterbo saranno realizzati gli ultimi due eventi legati al progetto residenziale:

–       Restituzione finale di “Linea Gustav” di e con Maurizio Igor Meta;

–      “Kashimashi”, il nuovo spettacolo di teatro danza di e con Natasha Czertokdove “Il genere determina il nostro agire quotidiano: gesti, comportamenti, riti sociali. Con la lente di ingrandimento della ricerca teatrale, il “bestiario privato” di Natasha Czertok si insinua, con una buona dose di autoironia, nelle dinamiche legate a quella che siamo soliti definire “normalità” e agli stereotipi in cui ci riconosciamo/ che rifiutiamo/ in cui ci sentiamo costretti.  La “messa in forma” del mondo che l’essere umano mette in campo per essere efficace nel suo tendere all’universalità si serve, obbligatoriamente, di una modalità simbolica, ed è a questi simboli che si fa riferimento nella performance.”