Una nuova giornata importante per la città di Rieti quella che ha visto La Sapienza Università di Roma dare il benvenuto agli studenti dei corsi di Professioni Sanitarie.
A confermare il percorso di crescita come città universitaria l’intervento, tra gli altri, del Prorettore Prof. Antonio Angeloni che ha descritto questa parabola ascendente ricordando come, per quanto riguarda le Professioni Sanitarie, fossero presenti 4 corsi, ai quali se ne sono aggiunti due lo scorso anno, due quest’anno ed ai quali si sta alacremente lavorando per aggiungere, dal prossimo anno, il corso di laurea in Medicina e Chirurgia, facendo di Rieti un importante polo di formazione e assistenza. Un trend che confida possa confermarsi, rendendo necessario il reperimento di nuovi ulteriori spazi da destinare all’attività didattica.
Hanno dato il loro contributo e portato il loro saluto alle matricole anche il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi e l’assessora alla Cultura, Scuola e Università, Letizia Rosati. Sinibaldi “stiamo costruendo il polo nord nel Lazio dell’Università La Sapienza, che crescerà sempre di più, arricchendo l’offerta formativa. Nel 2024 partiranno i lavori per la prima Casa dello Studente, un altro importante passaggio a servizio della comunità studentesca e, in sinergia con la Regione Lazio e l’assessore Manuela Rinaldi stiamo mettendo in campo ancora tante altre attività, collaborando costantemente con La Sapienza e Tuscia, per la crescita del Polo Universitario di Rieti.
Ci auguriamo che studenti e docenti possano vivere la città a pieno, una città che offre una dimensione diversa in cui studiare, ancora non conosciuta quanto dovrebbe come tutta l’Italia appenninica, ma che si sta arricchendo e permette di arricchirsi attraverso molte nuove esperienze. Nei prossimi dieci anni mostreremo un’altra Rieti, grazie ai progetti di cui siamo destinatari e che le consegneranno un volto nuovo.
Quella di oggi è una anticipazione della trasformazione che stiamo portando avanti, creando occasioni di apertura, dimostrando che Rieti vuole essere una città di giovani per giovani”. Rosati “il Polo Culturale di Santa Lucia è una splendida realtà universitaria, che si affianca a Palazzo Aluffi e alle altre sedi, e che presto si arricchirà con nuovi spazi per la segreteria studenti.
Vogliamo che il centro storico respiri attraverso una università diffusa, stiamo mettendo in campo attività culturali calibrate sui bisogni dei giovani, perché essere una città universitaria significa anche questo e vogliamo esserlo pienamente, non solo come etichetta, ma anche come contenuti. Faremo in modo di comunicare al meglio tutte le attività culturali, perché crediamo che anche questo significhi formarsi, al fianco dell’aspetto accademico”.