IL FALLIMENTO DEL POLO DELLE CARNI

Sinistra Democratica

Abbiamo sempre  affermato che il polo delle carni era un progetto molto positivo nella filosofia iniziale che  tuttavia purtroppo si è perso per strada. Avevamo già denunciato che il piano non si faceva carico dei problemi occupazionali dell’ ex Inalca.

Infatti nato all’ origine con questa prospettiva, abbiamo scoperto nel luglio del 2008, in una commissione consiliare del comune di Rieti, che il progetto a pieno regime reintegrava solo trentuno dipendenti dei circa centodieci che erano alle dipendenze dello stabilimento.

Calcolando tra le trentuno assunzioni i circa quindici lavoratori che già operano presso il mattatoio comunale, i nuovi posti di lavoro sarebbero stati soltanto quindici, quindi novanta dipendenti  non sarebbero mai rientrati in azienda. Nei mesi passati c’è stato  un ulteriore forte ridimensionamento del progetto che è passato da polo Regionale a polo Provinciale. Il fatto grave è che tutto questo è passato tra il silenzio generale della politica, con l’ eccezione di alcuni partiti, tra cui Sinistra Democratica. Tra le cose che non convincevano c’era anche l’esiguo capitale sociale di soli 27 mila euro della cooperativa  che doveva andare a gestire questo piano.

Altro fattore negativo la conduzione  dei corsi di formazione che hanno riguardato solo una piccola parte dei dipendenti, infatti come riferito dall’ Assessore all’ ambiente del comune di Rieti,  in una audizione in commissione consiliare, pochi lavoratori erano a conoscenza di questi corsi. Pertanto siamo oggi di fronte a un vero e proprio fallimento del polo delle carni, il piano d’ azione volto al recupero dell’ occupazione dei 110 dipendenti, e della valorizzazione del sistema agricolo e zootecnico della nostra provincia  non si è assolutamente verificato, forse qualche responsabilità è ora che venga fuori.