“La provincia di Rieti ha un organico talmente esiguo rispetto alle esigenze di servizio, e tanti di più sono i poliziotti che lasciano rispetto a quelli che arrivano, che la situazione non è più sostenibile. Un’età media molto alta degli operatori in servizio e la previsione di ulteriori abbandoni, ben 58 nei prossimi 3 anni su una forza effettiva di 180 persone, e addirittura 17 entro i primi mesi del 2024, rendono l’idea di quanto urga un tempestivo piano di incremento del personale, soprattutto più giovane. Perché così temiamo davvero che sia a rischio la sicurezza. Abbiamo raccolto il massimo sostegno del Prefetto, e siamo fiduciosi che anche grazie al suo impegno la situazione migliorerà presto”.
Chiaro, ben circoscritto, e urgente è l’allarme che FSP Polizia di Stato torna a lanciare, da Rieti, questa volta al cospetto del Prefetto, Gennaro Capo, che oggi ha incontrato una delegazione guidata da Valter Mazzetti, segretario generale FSP, e Stefano Ferretti, segretario provinciale di Rieti. Un colloquio aperto e cordiale, che ha portato a un’importante assunzione di impegno per una problematica di cui Gennaro Capo si è detto ben conscio.
Del resto, al Palazzo del Governo Fsp è arrivata dopo aver più volte espresso le “gravi preoccupazioni per la pesante situazione che da anni assilla il territorio provinciale – spiega Mazzetti – costringendo i colleghi a un superlavoro estremamente stressante e per questo maggiormente rischioso, in cui tutto è un’affannosa corsa per tentare di assicurare i servizi più impellenti con i pochi operatori in servizio. Una situazione che incide fortemente sulla percezione stessa della sicurezza da parte dei cittadini, ma che, soprattutto, in concreto non consente di continuare a mantenere i necessari standard di efficienza a costo di sacrifici inenarrabili dei colleghi”.
“Abbiamo ribadito queste considerazioni a tutti per anni – incalza Ferretti – ma ancora non si intravede un barlume di soluzione. Non è possibile soprassedere su questa situazione di vera e propria sofferenza, e ci siamo rivolti al Prefetto perché siamo certi di poter trovare in lui un tramite solido e solidale con l’amministrazione centrale, per un intervento urgente soprattutto rispetto alle situazioni di Questura, Passo Corese e Stradale. La politica è chiamata a mettere in campo soluzioni, non certo a beneficio dei singoli poliziotti, ma dell’apparato sicurezza della provincia e, con ciò, del benessere dei cittadini. Vogliamo continuare a fare al meglio il nostro lavoro, abbiamo bisogno che ci si metta in condizione di farlo”.